Nameless Festival: le polemiche proseguono in Consiglio comunale

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LECCO – Non sembrano placarsi le polemiche seguite alla mancata concessione dell’area dell’ex Piccola alla manifestazione musicale “Namless Music Festival”, che ha così dovuto spostarsi presso l’area del Bione. Protagonisti del nuovo diverbio avvenuto in consiglio comunale i consiglieri Giulio De Capitani, Antonio Pasquini e l’assessore Armando Volontè.

Nel suo intervento durante le domande di attualità all’ultimo consiglio comunale, il consigliere della Lega Nord Giulio De Capitani ha puntato la propria attenzione sulla polemica sorta ne gironi scorsi tra ambulanti e amministrazione comunale in merito all’utilizzo dell’area dell’ex Piccola, dove si svolge il mercato cittadino, da parte degli organizzatori dell’evento musicale “Nameless Festival”: “già è incomprensibile che l’amministrazione dichiari inagibile quell’area in un giorno di mercato, ma la cosa grave – secondo De Capitani – è che in questi tempi l’amministrazione non agevoli le condizioni di chi come gli ambulanti faticano a lavorare”. “La mia – ha dichiarato De Capitani – non la solita iniziativa contro chi fa attività per i giovani della città, per carità, ma un’iniziativa a tutela degli operatori del mercato cittadino, a cui va garantito lo spazio per esercitare la propria professione”.

Sullo stesso tema è intervenuto poco dopo anche il consigliere Antonio Pasquini, secondo il quale “in una situazione così difficile per il commercio a Lecco, la questione del mercato è esemplificativa del fatto che le cose non vanno all’interno della maggioranza”. “In questa amministrazione – ha proseguito Pasquini – avete dimostrato una totale confusione sull’argomento, oltre all’incapacità di agire di fronte alle problematiche concrete del commercio”.

Al centro delle accuse degli ambulanti, che proprio per questo episodio ne avevano chiesto le dimissioni, l’assessore Armando Volonté ha spiegato: “A inizio anno ci è stato chiesto di valutare la realizzazione di un possibile festival con 3000/4000 giovani presso l’area della Piccola o, in alternativa, al Bione, in relazione alle prenotazioni che in questi generi di festival sono preventive allo svolgimento stesso dell’evento”.

“A febbraio – ha continuato Volonté – il rappresentante  di  Confcommercio per gli esercizi del centro città mi ha accennato di una possibile sinergia tra mercato e festival alla Piccola, con i giovani che potevano diventare potenziali acquirenti e aumentare così gli introiti del mercato cittadino”. “Purtroppo – ha ammesso l’assessore lecchese – centoventi ambulanti non potranno mai coesistere con un festival di questo genere durante lo stesso giorno e nello stesso spazio”.

“Di tutta questa vicenda – ha concluso Volonté– vorrei sottolineare una cosa: l’idea di spostare il mercato in centro è facile a dirsi, ma difficile a farsi, perché da una parte c’è il tentativo sinergico operato da ambulanti e commercianti di portarlo in centro città, dall’altra resta il fatto che centoventi ambulanti in centro nella stessa data non so proprio dove collocarli”.