Processione e fuochi chiudono la Festa del Lago tra gli applausi

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LECCO – Non c’è niente da fare, c’è chi li critica, chi li biasima, chi dice che sono sempre la solita storia, chi sostiene che sono sempre uguali… ma i fuochi d’artificio alla fine restano sempre uno spettacolo che affascina, incuriosisce, meraviglia grandi e piccini, lasciando per venti minuti o poco più migliaia di persone con il naso all’in su.

E così è stato domenica sera, a Lecco, quando al termine della processione, la Festa del Lago si è conclusa con il tradizionale spettacolo pirotenico che ha raccolto sul lungolago un’infinità di persone giunte da ogni ogni parte della provincia e non. Ma c’è chi i fuochi ha preferito vederli da angolazioni diverse e così, il nostro fotografo Roberto Cucciolo Valsecchi, grazie all’ospitalità del sindaco di Malgrate Giovanni Codega ha potuto immortalarli da un punto di osservazione privilegiato situato dalla parte opposta del lago, c’è chi invece è salito fino al San Martino per ammirare dall’alto lo spettacolo rincasando in notturna con tanto di frontalino o ancora, chi si è accomodato sul sagrato della chiesa di Santa Maria Gloriosa a Rancio Superiore dove si sono ritrovare oltre 200 persone… ma sono sicuramente molti altri i posti e i luoghi non “convenzionali” dove in molti hanno potuto godere dello spettacolo pirotecnico.

Tutto è filato liscio e il gran finale non ha disatteso le aspettative, strappando, come sempre, applausi a scena aperta.

Come anticipato, prima dei fuochi, si è svolta la tradizionale processione partita alle 21.15 dalla Basilica di San Nicolò. In testa, ad accompagnare il patrono verso la piattaforma del lungolago, la banda di Lecco seguita dal prevosto Franco Cecchin, presente anche il sindaco Virginio Brivio. Numerosi i fedeli che hanno partecipato alla processione alla quale è seguita la benedizione del lago.