I costruttori lecchesi ai politici: “Il vostro tempo è scaduto”

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LECCO – “Il tempo è scaduto. Abbiamo bisogno che sugli interventi richiesti dal nostro presidente Buzzetti, e che condividiamo totalmente, il mondo politico dia una risposta in termini di giorni, nemmeno di settimane. C’è il rischio, se passa l’estate senza che niente di quanto richiesto trovi concreta attuazione, altre centinaia di imprese del nostro settore siano costrette a chiudere, e con loro l’indotto che da esse dipendono”.

Così Sergio Piazza, presidente di ANCE Lecco, ha commentato l’intervento tenuto quest’oggi dal presidente nazionale ANCE Paolo Buzzetti in occasione dell’Assemblea nazionale dell’Associazione svoltasi a Roma, cui ha preso parte insieme ad una delegazione di imprenditori lecchesi.

D’altronde i dati diramanti dai costruttori parlano chiaro: dal 2008 sono fallite oltre 11 mila imprese in tutta italia e persi 690 mila posti di lavoro; inoltre l’associazione ha stimato che quasi 80 mila cassaintegrati,  potrebbero non essere reintegrati; per mancanza di liquidità, invece, circa il 30% delle aziende non saranno in grado di arrivare a fine anno.

“Ha ragione Buzzetti quando afferma che ci sono alcune priorità su cui non si può perdere nemmeno un minuto di più: dal pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione alle imprese alla riduzione della spesa corrente per recuperare risorse da destinare ad investimenti infrastrutturali, da una concreta semplificazione amministrativa al sostegno al credito per famiglie e imprese anche attraverso il coinvolgimento della Cassa Depositi e Prestiti. – continua Piazza – Quanto al futuro c’è la grande partita della riqualificazione delle nostre città, per il quale serve un progetto serio e condiviso”.

“Su quanto affermato dal nostro presidente nazionale i politici presenti, ovvero il Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, il Vicepresidente della Commissione Europea Antonio Tajani e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Filippo Patroni Griffi hanno espresso il loro pieno consenso. Ci attendiamo ora che si passi ai fatti”.