Attacco ad Appello: “Soldi del Comune per l’Isola Viscontea?”

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LECCO – “Presento questa interrogazione per capire se Appello per Lecco è un associazione utile al 100% per la città, organizzando la propria attività con gratuità, oppure al 50% se questa attività viene fatta dietro compenso, senza rispettare norme di legge o facendo il passo più lungo della gamba; in quel caso cerchiamo di colmare questa mancanza”.

Non usa mezzi termini il consigliere Giacomo Zamperini (FDI) nell’esporre le sue domande dirette al sindaco di Lecco, Virginio Brivio, riguardo all’associazione guidata da Rinaldo Zanini e alle iniziative che si svolgono sull’Isola Viscontea, la cui fruizione pubblica si deve proprio ad Appello per Lecco.

Nell’atto presentato da Zamperini insieme al collega di opposizione, il leghista Giulio De Capitani, si chiede se negli eventi proposti dall’associazione siano sempre state rispettate le norme di sicurezza e se siano state rilasciate le autorizzazioni per la cessione di alimenti e bevande, e soprattutto se siano stati concessi soldi pubblici per la loro realizzazione.

“Non ho nulla contro i volontari di Appello per Lecco- ha precisato Zamperini – ma il Comune ha patrocinato tali iniziative, vorremmo sapere se è al corrente o meno che tutto si sia svolto nella regolarità”.

Non vi sono pagamenti a favore di Appello per Lecco né a nome delle persone che hanno ricoperto l’incarico di presidente e non sono state usate risorse pubbliche per la riqualificazione dell’Isola – ha replicato il sindaco Brivio – dove valgono le stesse regole in vigore per tutti. E’ proprietà di una società privata e non sono mai pervenute richieste di autorizzazione. Se perverranno si faranno le opportune verifiche ma è bizzarro pensare che la concessione del patrocinio imponga responsabilità che non sono di nostra competenza, se non il riconoscimento della bontà dell’opera”.

Al centro dell’interrogazione anche i 10 mila euro erogati dal comune a favore all’associazione “Imbarcazioni storiche del Lario e dei laghi minori” insieme a sei imbarcazioni storiche date in comodato d’uso gratuito allo stesso ente, specificando tra le finalità quella di garantire il collegamento tra la terraferma e l’isola Viscontea.

“Per qual motivo amministrazione considera l’accessibilità di Isola privata un obbiettivo da perseguire?” si è chiesto Zamperini.

“Si tratta di Lucie acquistate una nel 2003 e una seconda nel 2006 per un totale di 78 mila euro e dalla data d’acquisto lasciate inutilizzate nel deposito a fronte di pagamenti annui per deposito di 5 mila euro. Il Comune prese i contatti con l’associazione per valorizzarle dal punto di vista turistico, sociale e aggregativo– ha risposto Brivio – concedendole per 18 mesi in cambio della loro manutenzione, riconoscendo un contributo una tantum. Riguardo all’Isola, quello che viene messo in positivo credo non sia l’interesse di un privato ma di una città se un bene, formalmente privato, può tornare ai cittadini”.

Sulla questione si è espresso anche il portavoce di Appello per Lecco, Corrado Valsecchi: “Mi sembra evidente che si voglia gettare del discredito addosso ad un’associazione che agisce alla luce del sole e il cui lavoro è sotto gli occhi di tutti – ha tuonato Valsecchi, che ha voluto precisare – le Lucie, acquistate dalle precedenti amministrazioni e lasciate in un deposito, non sono mai state utilizzate per trasportare le persone sull’isola, non sono adatte ma svolgono una funzione puramente estetica e abbiamo pagato le spese di corrente elettrica per la loro illuminazione. Riguardo ai permessi, la nostra associazione non si è mai fatta carico della somministrazione di bevande o alimenti, servizio garantito da esercenti già autorizzati”.

Non abbiamo mai chiesto un centesimo al Comune – ha concluso Valsecchi – ma è auspicabile che il pubblico si interessi alla fruizione dell’Isola per tutti i cittadini. Ci dicano quindi i consiglieri che hanno promosso questa interrogazione se sono favorevoli al progetto oppure se lo voglio affossare”.