Regione. Lombardia, 2,2 milioni per progetti educativi e culturali nel 2013

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MILANO – La Giunta per il 2013 ha deliberato l’ammontare complessivo per la concessione di contributi in ambito culturale in 2.270.000 euro. Tali contributi saranno indirizzati al finanziamento di progetti di promozione educativa e culturale, alla valorizzazione di biblioteche, archivi storici e musei e al sostegno di stagioni di musica, rassegne, festival, circuiti di musica e danza.

“Il Triennio di programmazione 2012-2014 – ha detto la relatrice Carolina Toia (Maroni Presidente) – si inserisce in un contesto notevolmente mutato rispetto al precedente, in quanto sono venute meno le certezze delle risorse pubbliche a sostegno del settore dello spettacolo, che svolge un ruolo fondamentale sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista della promozione delle peculiarità sociali e culturali della comunità regionale”.

La Regione inoltre si è attivata per contrastare l’iniziativa del Governo di Roma di tagliare i fondi Fus destinati alla Lombardia per destinarli al Lazio.

“Trovo che quella del Governo sia una scelta inaccettabile – ha puntualizzato nel suo intervento Carolina Toia – se si considera che la Lombardia riceve dallo Stato 11 milioni di euro per i propri teatri a fronte di 170 milioni di biglietti venduti, contro i 27 del Lazio per 100 milioni di ticket strappati all’anno».

Nel dibattito sono intervenuti anche i consiglieri Paola Macchi (M5S) e Mario Barboni (PD), rilevando i problemi delle piccole compagnie teatrali nell’accedere ai bandi, non avendo il volume di affari previsto dalle norme.

“Prendiamo atto del lavoro fatto su questa relazione, ma dobbiamo ancora una volta registrare che sono state previste poche risorse e che manca un piano strategico generale per il settore dello spettacolo in Lombardia – ha commentato il consigliere Fabio Pizzul (Pd) – Eppure, nella relazione, proprio nelle prime righe, si parla ‘di ruolo fondamentale che svolge lo spettacolo per la sua capacità di generare valore economico, sociale e culturale per la comunità regionale’, ma a questo ruolo poi non corrispondono adeguati fondi”.