Regione. Pedemontana: in Commissione Territorio sindaci e comitati locali dei Comuni brianzoli interessati da passaggio tratta B2

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MILANO – Sindaci, amministratori e rappresentanti di comitati civici brianzoli sono intervenuti ieri in Commissione Territorio presieduta da Alessandro Sala (Maroni Presidente) per chiedere alla Regione di adoperarsi presso Pedemontana Spa per acquisire e approfondire i risultati delle indagini di caratterizzazione dei siti interessati dal passaggio della tratta B2 della Pedemontana nei Comuni di Seveso, Meda, Cesano Maderno, Bovisio Masciago e Desio. Il territorio su cui è previsto il passaggio della tratta B2 era stato interessato nel 1976 dalla fuoriuscita della nube tossica di diossina dalla ditta Icmesa al confine tra Meda e Seveso.
Erano presenti i Sindaci di Seveso Paolo Butti e di Barlassina Anna Maria Frontini, insieme ad altri amministratori comunali dei Comuni di Barlassina, Seveso, Bovisio Masciago e Desio: in rappresentanza dei comitati, sono intervenuti Gianni Del Pero, Patricio Enriquez e Edoardo Bai, che hanno espresso forte preoccupazione che nei terreni interessati dal passaggio della Pedemontana sia ancora presente una forte concentrazione di diossina.
Laura Barzaghi (PD), prima firmataria di una mozione approvata all’unanimità in Consiglio regionale martedì scorso, ha evidenziato come “Arpa, dopo le indagini svolte nel 2008,  non abbia più effettuato ulteriori rilievi nelle aree interessate dalla possibile contaminazione di diossina, così che gli ultimi dati in possesso evidenziano la necessità di porre grande attenzione nella movimentazione dei terreni in fase di cantiere su tutto il territorio in questione. Nel 2008, infatti, su 127 campioni di terreno esaminati –ha concluso la Barzaghi– , in 52 casi si era registrato il superamento dei livelli di inquinamento previsti dalla legge”.
Da qui la richiesta, avanzata anche da amministratori locali e comitati, di sollecitare Pedemontana SPA, prima dell’apertura dei cantieri, a compiere un’analisi di rischio del sito specifica, da sviluppare in contradditorio con Arpa e con il coinvolgimento di tecnici indicati dalle amministrazioni locali, e di imporre alla stessa società concessionaria la redazione di un piano di caratterizzazione e la bonifica preventiva di aree che dovessero risultare inquinate, con conseguente smaltimento del terreno contaminato in siti idonei.
Enrico Brambilla (PD) ha posto la necessità di “approfondire se il progetto della tratta B2 sia ancora sostenibile e attuabile così come ipotizzato: a quanto apprendiamo dall’assessore Del Tenno –ha detto Brambilla– ad oggi non ci sono certezze sulla copertura finanziaria di questa opera, e pertanto potrebbe essere utile ragionare sin d’ora su possibili alternative”.
Gianmarco Corbetta (M5Stelle) ha ribadito infine come l’impegno del suo gruppo sia forte nel sollecitare grande attenzione sulla tratta B2 e sulle sue possibili implicazioni per l’ambiente e la salute dei cittadini, e ha evidenziato come su questi argomenti le istituzioni devono vigilare in modo particolare.