Il grande “abbraccio” tra i ponti nella Marcia della Pace

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LECCO – Abbiamo cura gli uni degli altri? E’ questa la domanda, dedotta da una recente dichiarazione di Papa Francesco, che ha impregnato di un profondo significato la “Marcia della Pace 2014”, organizzata dal Decanato di Lecco insieme alle tante associazioni cattoliche del territorio.

Centinaia di persone che si sono riunite dalle 14 di sabato pomeriggio nel cortile della Parrocchia di S. Carlo al Porto Malgrate, per una manifestazione che ha voluto rappresentare non solo un momento di festa ma soprattutto di riflessione sull’importanza dell’accoglienza del prossimo, alla luce delle recenti tragedie dell’immigrazione, prima fra tutte la strage dello scorso ottobre a Lampedusa.

Marcia della Pace 2014 (14)“Papa Francesco ci provoca a pensare che la fraternità è il nuovo nome della pace e la fraternità deve essere dimensione essenziale dell’uomo – ha sottolineato don Andrea Lotterio, parroco di Malgrate – Senza fraternità è impossibile costruire una società che sia giusta e una pace che sia solida”.

Un concetto ribadito anche da monsignor Franco Cecchin, prevosto di Lecco: “La fraternità è fondamento e via della pace. Anche chi non crede sente di appartenere al genere umano, la novità cristiana è una cosa più sorprendente: se c’è un Dio creatore che è padre, siamo tutti figli di Dio e fratelli tra noi. Allora cristiani, svegliamoci! Questa deve essere la scommessa di ogni uomo e donna di buona volontà”.

Dopo la toccante testimonianza di Patrick, giovane immigrato nigeriano sfuggito al suo paese per la guerra religiosa e giunto in Italia come tanti altri con i “barconi della speranza”, e la lettera che il sindaco di Lampedusa ha scritto a seguito del dramma, i manifestanti si sono diretti verso i due ponti che collegano Malgrate a Lecco.

Lì, come in un abbraccio simbolico all’acqua, emblema delle tragedie dei migranti, la folla si è unita stringendo ognuno le mani del vicino, creando una catena umana che per un istante ha unito entrambe le sponde dell’Adda (come nella foto scattata di Simone Isacchi).

marcia pace 2014 - foto simone
“Il lecchese è un territorio dai valori positivi e con una volontà verso l’altro molto sentita tra la gente” ha commentato così l’evento odierno l’assessore comunale Ivano donato.

La marcia ha “invaso” il centro del capoluogo, prima piazza Garibaldi e poi la basilica di San Nicolò dove è intervenuto il vicario Episcopale, monsignor Maurizio Rolla.

“Se anche nei legami quotidiani il rancore può diventare spontaneo, per la fatica e i problemi di tutti i giorni, la crisi deve invece dare spazio a valori di solidarietà – ha sottolineato il sindaco di Lecco, Virginio Brivio – Perché o si esce insieme da questa situazione o diventa tutto più difficile”.

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