NIBIONNO – “Siamo innocenti”. E’ iniziata così la prima udienza per i quattro lituani accusati dell’omicidio di Joele Leotta, il 19enne di Nibionno assassinato a calci e pugni lo scorso ottobre, nell’abitazione della contea del Kent dove aveva trovato alloggio insieme all’amico Alex Galbiati nel loro soggiorno in Inghilterra.
I quattro, di età compresa tra i 20 e i 30 anni, davanti al giudice hanno negato di essere i responsabili della morte del giovane lecchese.
Un altro duro colpo per i familiari del 19enne, che solo un mese dopo la scomparsa di Joele hanno potuto celebrarne i funerali. Ancora incerto anche il movente del brutale pestaggio e l’attesa è ora per il prossimo 7 aprile, quando inizierà il vero processo a carico dei presunti assassini.