ROMA – In fase di conversione al Senato del decreto Milleproroghe l’Aula del Senato ha approvato a larghissima maggioranza, con unico voto contrario quello dei 5stelle, un emendamento proposto dalla Lega a firma dei senatori Paolo Arrigoni e Jonny Crosio che differisce di 1 anno, vale a dire al 1° gennaio 2015 (in luogo del 1° gennaio 2014), l’entrata in vigore dei nuovi parametri che stabiliscono una maggior quota di energia termica ed elettrica prodotta da fonti rinnovabili per i nuovi edifici e gli edifici sottoposti a ristrutturazione rilevante.
E’ lo stesso Paolo Arrigoni a spiegare la ratio del provvedimento di proroga: “L’emendamento proposto proroga di un anno i termini, in considerazione del fatto che il quadro normativo di dettaglio delle prescrizioni inerenti la produzione di energia da fonti rinnovabili in ambito edilizio non è ancora completo, ma è in via di evoluzione mediante la prossima emanazione di un decreto ministeriale previsto dal decreto legge 4 giugno 2013, n. 63, che recepisce la nuova direttiva europea sul rendimento energetico nell’edilizia”.
“Nessun contrasto dunque allo sviluppo delle rinnovabili e al settore della green economy”, spiegano dalla Lega, ma solo “l’applicazione del buon senso in pendenza di una normativa specifica che dia certezza e garanzie alle imprese del settore e ai proprietari delle case da ristrutturare, in un contesto di crisi profonda economica del settore immobiliare”, conclude Arrigoni.
Proteste invece dal Movimento 5 Stelle che hanno parlato di “colpo di mano” e dello slittamento “di un obbligo che avrebbe permesso di implementare meglio il concetto di autoconsumo energetico degli edifici, contribuendo alla riduzione dei consumi energetici, alle emissioni, ma sopratutto a stimolare la domanda interna e la ripresa economica favorendo il settore della green economy”.
“L’approvazione di questo emendamento – ha spiegato dal M5S, Gianni Girotto, contribuisce a minare il dibattito sul clima e gli obiettivi europei al 2030 in cui il Governo deve rispondere al più presto per chiarire la sua posizione”

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