MILANO – Consiglio regionale al lavoro sul tema della riforma del riordino delle autonomie. Nel pomeriggio di lunedì 10 febbraio le Commissioni Affari Istituzionali e Riordino delle Autonomie si riuniranno in seduta congiunta per elaborare un atto di indirizzo, da approvare nella seduta di Consiglio regionale appositamente programmata per mercoledì 12 febbraio.
“In questo documento, che mi auguro possa essere approvato all’unanimità dal Consiglio regionale, dobbiamo fissare pochi principi, ma forti e chiari, ribadendo che non può essere messa in discussione l’autonomia e l’esistenza di un livello intermedio come le Regioni –ha detto il Presidente della Commissione Affari Istituzionali Stefano Carugo (NCD)-. Questo testo costituirà la base per il successivo lavoro di approfondimento che ci dovrà portare a elaborare una proposta di legge al Parlamento da approvare nella seduta di Consiglio regionale già calendarizzata per martedì 25 febbraio”.
“Dalla Lombardia non può mancare un contributo forte al dibattito in corso sul tema delle riforme –ha affermato il Presidente del Consiglio Raffaele Cattaneo, introducendo questo pomeriggio i lavori delle due Commissioni-. Non ci piace affatto questo clima che vede nelle autonomie locali un cancro del Paese. La Lombardia non rimarrà silente sulla questione fondamentale relativa all’esistenza degli Enti locali e, per questa ragione, dal Consiglio regionale del 25 febbraio uscirà una proposta che dovrà interessare e coinvolgere il livello nazionale e che potrà essere condivisa dagli altri Consigli regionali”.
Il Presidente Cattaneo ha illustrato alle due Commissioni un proprio contributo di riforma aperto al confronto e incentrato su tre temi principali: Senato delle Regioni, riforma del Titolo V e revisione dell’assetto e dell’organizzazione dei poteri a livello locale.
Per il Presidente della Commissione speciale per il “Riordino delle Autonomie” Giulio Gallera (Forza Italia) è evidente “il grave attacco in corso da parte del Governo centrale alle autonomie locali: noi invece lavoreremo perché ci sia più autonomia per gli Enti locali virtuosi con un forte ridimensionamento dello Stato centrale, che è il vero e principale responsabile del forte aumento della spesa pubblica e degli sprechi di questi ultimi anni”.
“Una Regione come la Lombardia ha il dovere di avanzare una propria proposta autorevole di riforma delle autonomie, che riprenda anche il principio e il concetto dell’attuazione concreta del federalismo fiscale”, ha sottolineato il capogruppo della Lista Maroni Stefano Bruno Galli, che ha aggiunto:”In verità oggi, più che di nuove riforme istituzionali, abbiamo bisogno di vere riforme costituzionali!”.
I rappresentanti della Lega Nord Pietro Foroni e Massimiliano Romeo hanno sottolineato la necessità “di fare in fretta e bloccare quanto prima a livello parlamentare l’iter del disegno Del Rio, che già anticipa la volontà di eliminare i livelli intermedi tra Stato centrale e Comuni: dobbiamo giocare d’attacco –hanno concluso Foroni e Romeo-, chiedere più competenze, e che siano competenze reali”.
Concorde anche Carlo Borghetti (PD) secondo cui “è necessario confrontarci e arrivare a un documento condiviso da tutte le forze politiche se vogliamo che la nostra voce abbia un peso e possa trovare ascolto in Parlamento”. Borghetti ha quindi rimarcato la necessità di salvaguardare e tutelare a ogni costo le istituzioni regionali dagli attacchi a cui sono oggi sottoposte.