MANDELLO – Una storia d’amore racchiusa dentro un messaggio scritto sul retro di una cartolina dimenticata tra le pagine di un libro donato alla biblioteca dell’ospedale di Lecco e recuperata (e ora gelosamente conservata) da un volontario. Una storia che ha un po’ il sapore d’altri tempi, quando la tecnologia non aveva ancora preso il sopravvento sulle parole e sui messaggi scritti a mano – su un biglietto o appunto su una cartolina – per esprimere i propri sentimenti nei confronti della persona amata.
Una storia venuta alla luce grazie a Tonino Pierandrei, mandellese, da alcuni anni volontario presso l’associazione Biblio Hospitalis attiva dal 2006 all’interno del “Manzoni” con una serie di iniziative che vanno dalla promozione della lettura tra i pazienti all’organizzazione di concerti e altri eventi proposti negli spazi pubblici della struttura ospedaliera.
“Un giorno – spiega lo stesso Pierandrei, ex commerciante oggi in pensione – dentro uno dei numerosi libri che ci vengono donati ho trovato una cartolina illustrata. Raffigurava il quadro di Van Gogh “Barche di pescatori al mare” del 1888. Sono rimasto subito colpito perché sul retro, sotto la data 25 dicembre 2006, era riportata una poesia in francese di Jacques Prévert seguita da un tenero messaggio”.
Già, un messaggio sicuramente destinato a far vibrare le corde del cuore della persona alla quale era indirizzato. Scriveva infatti Andrea, il firmatario della missiva: “Inizio così, con semplici versi, questo biglietto per il nostro primo Natale insieme. Mi trema il pensiero se guardo quello che è successo nel tempo che ci ha condotto qui: fiumi di gioie interrotti da piene di tristezza, i momenti si susseguono nel segno del nostro stare insieme. Ecco, nel giorno per molti versi più speciale dell’anno, mi soffermo a farmi cullare dal tuo dolce e desiderato candore. Il candore di una persona che si affaccia all’altra e sceglie continuamente di creare, costruire, gioire e soffrire. Tutto, purché insieme!”.
Sono passati sette anni da quando è stato scritto quel messaggio (che forse accompagnava un dono o magari era semplicemente un bellissimo biglietto d’auguri) e Tonino Pierandrei vorrebbe che Andrea si facesse vivo. “Mi farebbe un enorme piacere – dice il mandellese – se firmatario e destinataria di quel messaggio fossero ancora insieme e sapere se nel frattempo hanno costruito una famiglia. Insomma conoscere come è proseguita la loro storia d’amore”.
“Con l’aiuto dei moderni mezzi di comunicazione – aggiunge Pierandrei – non dovrebbe essere così difficile. Penso ad esempio a Facebook, ma anche alla posta elettronica. Se perciò Andrea o la destinataria del messaggio volessero contattarmi potrebbero farlo all’indirizzo tonpiera1@virgilio.it. Sì, avere loro notizie sarebbe per me un bel regalo”.
Con l’occasione Pierandrei lancia tra l’altro un appello a coloro i quali volessero andare ad aggiungersi ai volontari che già prestano la loro opera presso l’associazione Biblio Hospitalis. “Sarebbero bene accetti – dice il mandellese – anche perché a tutt’oggi il patrimonio della biblioteca consiste in ben 4.000 volumi, la maggior parte dei quali donati all’ospedale da privati cittadini. Nostro compito è quello di avvicinare i pazienti dei vari reparti e leggere a chi non è in grado di farlo autonomamente appunto un libro o anche il quotidiano”.
“Ecco allora – aggiunge Pierandrei – l’importanza di coinvolgere il maggior numero possibile di persone per un compito che richiede sensibilità e riservatezza nell’approccio con i pazienti ma che, se assolto al meglio, dà non poche soddisfazioni”.