Maugeri: Formigoni rinviato a giudizio, a maggio il processo

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Roberto FormigoniLECCO – Si aprirà il prossimo 6 maggio la prima udienza che vede imputato l’ex-presidente della Regione Lombardia, il senatore lecchese Roberto Formigoni (NCD), rinviato a giudizio per il “caso” Maugeri” con le accuse di corruzione e associazione a delinquere.

Al centro dell’inchiesta i rimborsi per un totale di 200 milioni di euro per prestazioni sanitarie che la Fondazione avrebbe ricevuto, secondo l’accusa, grazie a provvedimenti amministrativi della Giunta di Regione Lombardia.

Altre nove persone sono state rinviate a giudizio insieme a Formigoni, tra questi l’affarista Pierangelo Daccò, l’ex assessore regionale alla Sanità Antonio Simone e la moglie Carla Vites.

Un’organizzazione, scrivono i pm,  impegnata a “commettere plurimi delitti di corruzione di pubblici ufficiali per atti contrari ai doveri di uffici”.

Tutto ciò, secondo l’accusa, a fronte di “illecite retribuzioni”: in particolare si parla di benefit di lusso per circa 8 milioni di euro di cui avrebbe fruito l’ex governatore, tra cui l’utilizzo di tre yacht, viaggi, cene, soggiorni, uno sconto sull’acquisto di una villa in Sardegna e soldi contanti per 270 mila euro.

Complessivamente sarebbero invece 61 milioni di euro i soldi distratti dalla casse della Maugeri e  che sarebbero stati distribuiti a tutto il circuito corruttivo per il quale avrebbero fatto da tramite Daccò e l’ex assessore alla Sanità.