LECCO – “Sono stata io, ero disperata”. Parole che difficilmente riescono a spiegare l’enorme tragedia che ha colpito la città, con la morte di tre bambine, uccise a coltellate dalla propria madre, all’alba di domenica, in un’abitazione al secondo piano del civico 87 di Corso Bergamo. E’ stato lo stesso genitore, la 37enne Eldira Dobrushi, a confessare l’efferato assassinio delle proprie bimbe agli inquirenti.
Forse la depressione per la separazione del marito all’origine del raptus di follia che si è scatenato intorno alle 6 di domenica mattina, quando la donna, afferrando prima uno poi un secondo coltello da cucina, ha iniziato a colpire le figlie più piccole, Sydni (10 anni) e Keisi (di soli 3 anni); la primogenita, Simona (13 anni), avrebbe tentato di resistere invano alla furia della madre. I corpi privi di vita delle piccole sarebbero stati poi adagiati in camera da letto dalla donna che avrebbe tentato a sua volta di uccidersi ferendosi con la lama all’addome e al collo.
In seguito le urla sulle scale, udite da un vicino che credeva a un incidente domestico. L’arrivo del personale sanitario della Croce San Nicolò insieme ai carabinieri, che hanno trovato la donna accovacciata al piano superiore e sporca di sangue. “Ero sola e non mi aiutava nessuno” ha esternato la donna in evidente stato di shock. Ai carabinieri è bastato aprire la porta di casa per trovarsi di fronte ad “una scena agghiacciante” come ha spiegato in seguito il comandante provinciale dell’Arma, il tenente colonnello Rocco Italiano.
Una tragedia che ha scioccato l’intera città, così come il sindaco Virginio Brivio: “Sono sconvolto dai tragici fatti avvenuti questa mattina all’alba a Chiuso. Un pensiero e una preghiera per le tre piccole vittime innocenti” ha commentato il primo cittadino.
La famiglia era ben integrata nel rione e nessuno immaginava il dramma che Eldira stava covando dentro sé, in particolare dopo la separazione dal marito Baskim Dobrushi, operaio 45enne, che da qualche mese viveva nella vicina abitazione del fratello e che proprio sabato era partito per l’Albania. Appresa la notizia, l’uomo si è rimesso in viaggio per fare ritorno in città.
La 37enne, operata all’ospedale Manzoni per il taglio all’addome, è in stato di arresto per il triplice omicidio.

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