Olcio, campane ammutolite di notte: “Cancellata una tradizione”

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CAMPANILE (1)LECCO – Riceviamo e pubblichiamo:

“Molto spesso ci si scandalizza quando qualcuno vorrebbe cancellare delle tradizioni locali che, fin dalla notte dei tempi, vengono tramandate di generazione in generazione: quanti casi, anche a livello nazionale, si sono presentati da quando il nostro paese è divenuto meta di persone provenienti da altre nazioni con culture diverse: Pensiamo alla polemica sul presepe nelle scuole o sulle canzoni di natale o sul crocifisso nei luoghi pubblici; crediamo che questo scandalizzarsi sia GIUSTO E LOGICO per noi che abbiamo a cuore anche questo aspetto che non è, come alcuni ben pensanti usano dire, di SECONDO PIANO: i nostri vecchi ci hanno tramandato alcune tradizioni che vanno difese! Quando però capita che queste vengano messe in discussione o annullate, a causa di persone vicine a noi, del nostro stesso paese ci si rattrista ancora di più o, peggio, ci si arrabbia proprio!

E’ il caso di Olcio, la prima parrocchia che si è smembrata dalla Chiesa Arcipretale di San Lorenzo nel 1491: da secoli il suono delle nostre melodiose campane segna le ore diurne e notturne del tempo che passa; improvvisamente il parroco ha avuto pressioni per ammutolire il suono nelle ore notturne: La legge parla chiaro e sicuramente è un atto a cui non si può contravvenire ma……vi è una questione di “cuore” di “appartenenza ad una comunità” che non va sottovalutata: i più “arrabbiati” sono alcuni giovani; abbiamo parlato con dei ragazzi che non avremmo mai pensato fossero interessati ad un argomento del genere! Bisogna tener presente che il campanile della nostra chiesa è stato progettato per ospitare 3 campane ma, l’orgoglio dei nostri vecchi e la voglia di fornire la parrocchiale di un concerto da 5 campane, hanno fatto si che ne fossero acquistate 2 in più e messe all’ esterno della cella campanaria (passando dalla strada si nota benissimo la campana laterale verso il lago sorretta dal castello esterno al campanile stesso per questioni, appunto, di spazio)….tutto questo è successo in un’ epoca dove la gente non mangiava per fornire le nostre Chiese di segni esteriori che servono anche per una pietà popolare vera, per un’ identità e un senso di appartenenza radicato nell’animo! Inoltre, negli ultimi tempi, non vi è più nemmeno il suono della campana principale al mattino e alla sera (la cosiddetta Ave Maria) per questioni di tenuta della struttura; vi è solo un brevissimo concerto eseguito con i martelli (che sicuramente ha un inferiore impatto sonoro della campana a distesa) …….Ma ora???

AMMUTOLITO IL SUONO.

Pensiamo, ed è opinione di molti, che se una persona sceglie di passare delle vacanze o andare a vivere in un determinato posto si debba un poco adattare e non il contrario: il posto si deve adattare a chi arriva: il PARADISO TERRESTRE è impossibile trovarlo e, in fondo in fondo, tutti possiamo trovare qualcosa che non va da qualsiasi parte andiamo……Il senso di adattamento, però, deve prevalere.
E’ stata intrapresa una raccolta firme a dimostrazione che la gente non è assolutamente contenta di questo fatto: Sappiamo benissimo che potrebbe essere un atto solamente dimostrativo ma oltre alla fiscalità della legge vi è anche una certa sensibilità e rispetto delle tradizioni che non si regola a colpi di articoli e carte bollate”.

Massimo Gilardoni e Riccardo Fasoli