LECCO – Urge una soluzione per il canile di Lecco: a giugno è tuttora prevista la chiusura della struttura di via Rosmini e se questo termine non verrà rimosso dall’amministrazione comunale, dando il via anche ai lavori per la sistemazione del rifugio, i cani dovranno essere trasferiti verso altri canili.
Nel frattempo già alcuni Comuni della provincia avrebbero deciso di convenzionarsi altrove e nei prossimi giorni una dozzina di ospiti dovrebbero lasciare Lecco per essere portati verso i canili di Como e Brembate. Giovedì scorso, inoltre, l’ASL si è recata al rifugio per effettuare un sopralluogo, ribadendo che così le cose non vanno: o verranno attuate le opere di messa a norma oppure a giugno si chiude. Una corsa contro il tempo e le procedure burocratiche, che prevedrebbero la messa a gara dei lavori, renderebbero tutto più complicato.
Tra le ipotesi in campo anche quella di trovare un’area dove realizzare un nuovo canile. Nel frattempo le associazioni animaliste promotrici della raccolta firme (Enpa, Lav, Zampamica) hanno organizzato una serata informativa dedicata ai cittadini: “Il parco canile: dal canile come problema al canile come risorsa zooantropologica” che si terrà venerdì 11 aprile (ore 21) nella sala conferenze dell’API di Lecco, in via Pergola 73.
Un appuntamento inserita in un percorso che vuole guardare ad una prospettiva per il canile di Lecco attraverso la realizzazione di una nuova realtà secondo una filosofia diversa, quella del parco canile.

Se ne parlerà con un esperto: il prof. Roberto Marchesini, direttore della Scuola di Interazione Uomo-Animale. Considerato uno dei massimi esponenti mondiali della zooantropologia, disciplina che si prefigge lo scopo di studiare la relazione uomo-animale da una prospettiva non antropocentrica, il prof. Marchesini ha promosso e divulgato progetti di zooantropologia applicata finanziati dal Ministero della Salute italiano ed è stato coordinatore di numerosi gruppi di ricerca che hanno approfondito il valore relazionale e dialogico degli animali nella nostra società.
Docente universitario dai primi anni Duemila, Marchesini ha tenuto corsi di zooantropologia, di animal-welfare e di etologia cognitiva in numerosi atenei italiani. Ha inoltre tenuto interventi e conferenze in diversi Paesi esteri ed è autore di numerose pubblicazioni scientifiche.
Con lui ci saranno anche la dr.ssa Federica Manunta, veterinaria, istruttrice cinofila e presidente dell’associazione Tambra Asd, e la biologa Elisabetta Mariani, istruttrice cinofila e collaboratrice del Canile di Limbiate e parte attiva dell’associazione Tambra Asd.

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