Il PD: “Sale da gioco lontane almeno 500 metri dalle scuole”

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slot-machineLECCO – Non è un tema nuovo, a Lecco la febbre del gioco d’azzardo è una questione di cui si è già parlato, discusso pubblicamente, nei tavoli di lavori specifici e su cui la stessa amministrazione comunale si è pronunciata cercando di elaborare e mettere in atto misure di contrasto come la limitazione degli orari di apertura delle sale gioco.

Ciò nonostante, secondo gli ultimi dati della Camera di Commercio di Milano, il problema non accenna a fermarsi. Anzi, dalle analisi condotte emerge quanto nel primo semestre del 2014 le aziende attive nel settore nella provincia siano aumentate del 18,9% rispetto all’anno precedente.

“Sono dati importanti e preoccupanti che devono spingerci a fare di più – afferma il segretario cittadino Giovanni Fornoni – Il problema, dalle dimensioni nazionali, deve portare verso un piano d’azione locale ancora più efficace. La ludopatia è una patologia vera e propria, un disturbo del comportamento che miete sempre più vittime. Lo dimostrano i dati dei servizi di cura e prevenzione dedicati dell’Asl di Lecco che ha in carico più di un centinaio di pazienti affetti da ludopatia in forme conclamate”.

Il Pd spiega di aver affrontato la questione la scorsa primavera con una mobilitazione tesa a raccogliere anche a Lecco le firme necessarie a presentare la proposta di legge di iniziativa popolare messa a punto dalla Lega delle Autonomie in collaborazione con “Terre di Mezzo” consegnata poi al Presidente Camera Laura Boldrini il 9 aprile scorso ed ora all’esame delle competenti commissioni parlamentari.

Lo stesso Comune di Milano, pur consapevole del contenzioso che si potrà aprire con i gestori delle sale gioco, ha recentemente varato un’importante delibera che estende a 500mt dai punti sensibili (scuole, centri sportivi, centri sociali e di aggregazione giovanile) il divieto di apertura di nuovi esercizi.

“E’ un’opzione interessante di cui si può verificare l’attuabilità anche a Lecco – sottolineano i democratici – D’altronde contrastare il gioco d’azzardo patologico richiede coraggio e determinazione, in assenza del dato legislativo nazionale. Siamo dinnanzi ad una problematica complessa – prosegue Fornoni – perché ha ragioni psicologiche, riguarda disagi sociali e si acutizza con la crisi economica. Non possiamo e non vogliamo, come partito democratico, stare fermi di fronte ai nuovi dati!”

Il Partito Democratico spinge quindi per ottenere regolamentazioni ancor più ferree finalizzate ad evitare l’apertura di nuove sale gioco di vicinato e a monitorare l’accesso a quelle già esistenti, impedendolo ai minori, oltre che per il potenziamento dell’assistenza sanitaria e sociale per le vittime e le famiglie.

“Il partito – conclude Fornoni – dedicherà attenzione alla questione partendo dalle ragioni del problema, lavorando con le scuole ed elaborando una risposta efficace dal punto di vista amministrativo, educativo e di prevenzione”.