Tagli e fisco. Valsecchi alla Brambilla: “Basta con lo scaricabarile”

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valsecchi - brambilla
Corrado Valsecchi – Michela Vittoria Brambilla

LECCO – “Leggendo la posizione della Signora Vittoria Brambilla in cui lamenta l’eccessiva “sforbiciata” al Comune di Lecco da parte dei Governi di centro-sinistra ho avuto un sussulto di indignazione. La situazione dei tagli agli Enti Locali è in vigore da otto anni, con un certo accanimento negli ultimi quattro semplicemente perché la crisi è devastante, le risorse scarseggiano e il personale della pubblica amministrazione da pagare ( sia politico che tecnico ) è sempre quello . La politica di accontentare gli amici degli amici non é ne di destra , ne di sinistra: é di tutti i partiti, senza fare alcuna eccezione”.

E’ Corrado Valsecchi, portavoce di Appello per Lecco, ha replicare alle dichiarazioni dell’ex ministro riguardo ai minori trasferimenti statali ai Comuni (a Lecco -69% dal 2010) e le accuse della parlamentare ai governi Monti e Letta, schierandosi contro i “tagli alla cieca” sulla spesa pubblica.

“Hanno creato ‘poltronifici dozzinali’ – commenta Valsecchi – sia nel campo politico che in quello tecnico-amministrativo, facendo diventare l’apparato pubblico statale un pachiderma che oltre a costare alla comunità italiana uno sproposito, non riesce nemmeno ad assicurare dei servizi decenti. E mi consenta la Signora Brambilla di questa situazione anche Lei ne porta la responsabilità, considerato che ha occupato ruoli di primo piano nella politica nazionale”.

Il portavoce di Appello per Lecco prosegue: “ Il gioco allo “scaricabarile” dei partiti non funziona più perché ci siamo rotti, letteralmente, le scatole. In questo caso non è certo colpa di Renzi se i tagli al Comune di Lecco hanno raggiunto quasi il 70 % e nemmeno è colpa sua se la media ponderale della pressione fiscale ha superato il 44% . Posso testimoniare che il mio reddito nel 1993 ( anno in cui Berlusconi stravinceva ) vedeva una pressione fiscale e contributiva che faceva volare nelle casse dello Stato ben cinque mensilità e mezzo, l’ultimo anno di Governo Berlusconi le mensilità date allo Stato erano ben sette su 13 retribuzioni da dirigente. Quindi non mi venga a dire la Signora Brambilla che é colpa di qualcuno in particolare”.

“Avete creato un sistema ” criminale ” e adesso l’intera comunità ne paga le conseguenze – conclude Valsecchi – Bisogna capire che non sarà certo con ulteriori tagli agli Enti Locali che si risolverà la situazione Italiana e nemmeno con altre tasse sul lavoro dipendente o autonomo, ma iniziando una immediata cura dimagrante del personale politico e tecnico della Pubblica Amministrazione a partire da Regioni ( in particolare quelli del Sud sempre ritenuti bacino elettorale del partito della Signora Brambilla ) , dello Stato ( inclusa la Presidenza della Repubblica ) e di gran parte degli Enti partecipati che spesso, oltre a non servire a nulla, depauperano risorse ingenti. Considerato che la Signora Brambilla è stata al Governo queste cose poteva pretenderle e promuoverle. Perché non l’ha fatto ? Lamentarsi ora non fa altro che far crescere la nostra indignazione!”