Caso Cortese. Verso la guarigione: reni ok

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    Non che sia completamente fuori pericolo, l’imprevisto è sempre dietro all’angolo, ma Alfredo Cortese il cui caso ha fatto discutere per il ritardo della diagnosi di stepsi che l’ha portato a mezzo passo dalla morte ora è sulla via della guarigione. I medici del reparto di rianimazione dell’ospedale di Erba, dove l’uomo è ricoverato, mostrano finalmente ottimismo e sperano di trasferire al più presto il paziente in quello riabilitativo.

    Il punto di svolta è stato il ritorno della funzionalità dei reni, che ora vanno quasi a pieno regime. Ogni tanto vengono aiutati dalla dialisi soprattutto per purificare il sangue dai numerosi farmaci che hanno tenuto in vita Alfredo. Come sempre apprendiamo delle sue condizioni dal diario che il fratello Mimmo che in questi 23 giorni ha documentato, anche sulla nostra pagina di facebook, il lento miglioramento.

    Qui sotto un estratto:
    Oggi mi hanno detto…SIAMO SULLA STRADA DELLA GURAIGIONE, se non intervengono fatti imponderabili, non possiamo dire ancora in quanto tempo ma lo portiamo in reparto per la riabilitazione, i problemi più grossi sono superati.
    Ormai la diuresi è da Record, siamo passati da 150 a 8oo poi 1.100 e ieri 1.800, penso che oggi arriveremo oltre i 2.300. Il resto tutto bene, continua anche il riavvicinamento da un punto di vista cognitivo, oggi anche gli occhi erano belli chiari, presenti, lui a corrente alternata o partiva in sonni tranquilli dopo cinque minuti si sveglia ti guarda meravigliato come a dire chi sei cosa fai qui, poi quando gli parlo riconosce la voce e fa di quelle strane buffe espressioni anche oggi un sorrisino gli è scappato, più piccolo ma stupendo, mi sembra di accudire un neonato, un mondo di tenerezza, tanta, tanta, tanta, tenerezza. Non è ancora il giorno che tanto aspettiamo, ma sta per arrivare“.

    DALL’ARCHIVIO DI LECCONOTIZIE

    45enne in coma, vicenda e aggiornamenti

    Un uomo di 45 anni, Alfredo Cortese, dopo essersi presentato per due volte al Pronto soccorso di Lecco con dolori a gambe e braccia, improvvisa incapacità di deambulazione e febbre, ma viene rimandato a casa con diagnosi di lombosciatalgia, salvo tornare poche ore dopo in ospedale con la vita appesa a un filo, devastato nel frattempo da una infezione batterica.