Patatrac Isola Viscontea. La proprietà indignata con Appello per Lecco

Tempo di lettura: 3 minuti

Isola VisconteaLECCO – “Desidero esprimere tutto il mio stupore, rammarico ed indignazione per le notizie fatte filtrare da Appello per Lecco sugli organi di stampa in ordine ai rapporti contrattuali in essere tra l’Associazione e la Proprietà, e ciò in spregio ad ogni più elementare norma di riservatezza, correttezza commerciale e buona fede”.
Ad intervenire è il Dottor Piero Guerrera Legale Rappresentante della società Isola Viscontea Sas propietaria dell’Isola a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal portavoce di Appello per Lecco Corrado Valsecchi (vedi articolo).

“Di tali rapporti contrattuali Appello per Lecco dà una versione inesatta e tendenziosa – prosegue il Dottor Guerrera precisando dettagliatamente- I fatti: due sono i contratti liberamente stipulati in data 28 febbraio 2011 tra Appello per Lecco e L’Isola Viscontea Sas. Il primo è un comodato relativo all’immobile denominato Isola Viscontea che prevede, a fronte di un uso a titolo completamente gratuito del sito fino al 31 dicembre 2014, l’obbligo da parte di Appello per Lecco di provvedere, a proprie cure e spese, alla completa ristrutturazione dei fabbricati esistenti, (torretta compresa), alla messa a norma della recinzione esterna e alla realizzazione di un collegamento con la terra ferma (ponte). Appello per Lecco, al punto 4) del contratto citato, dichiara di rinunciare al comodato con effetto dal 31 dicembre 2014 qualora, entro la stessa data, non siano stati ultimati i lavori e le opere di ristrutturazione e completamento previsti. E’ di tutta evidenza che i lavori e le opere previsti, ad oggi, neppure siano stati iniziati e che, quindi, coerentemente e correttamente con il dettato contrattuale, il comodato cesserà con effetto dal 31 dicembre 2014, causa la manifesta inadempienza di Appello per Lecco. Il secondo contratto sottoscritto è un preliminare di compravendita di partecipazioni sociali de L’Isola Viscontea Sas, il quale, al punto 3) prevede che il prezzo di acquisto delle quote sociali pattuito debba essere pagato entro il termine essenziale del 31 dicembre 2014. Tale contratto non prevede alcun corrispettivo per il diritto di opzione concesso in esclusiva ad Appello per Lecco all’acquisto delle quote, né prevede alcuna caparra confirmatoria. Ne consegue che, se Appello per Lecco non eserciterà entro il 31 dicembre 2014 l’opzione di acquisto delle quote sociali , versando contestualmente il prezzo pattuito , risulterà, anche in questo caso, inadempiente”.

Illustrate le due soluzioni contrattuali il Dottor Guerrera continua: “Acclarata quindi la manifesta inadempienza di Appello per Lecco alle due previsioni contrattuali di cui sopra, l’immobile denominato Isola Viscontea dovrà, con effetto dal primo gennaio 2015, essere riconsegnato libero da persone e cose alla Proprietà”.

Quindi conclude: “L’Isola Viscontea Sas ritiene di aver onorato fino in fondo, in modo trasparente e secondo principio di buona fede, i propri impegni e respinge, in modo perentorio l’accusa, neppur troppo velata, di aver “rivisitato”, “rilanciato” o “incrementare notevolmente” le richieste , le condizioni e i termini contrattuali, peraltro ben noti, da quattro anni, ad Appello per Lecco. Ritengo inoltre che Appello per Lecco, con la scriteriata campagna di stampa posta ora in atto, si sia precluso anche la possibilità di rinegoziare con la Proprietà una proroga degli accordi che scadranno, come detto, il 31 dicembre 2014. Resta da ultimo da stigmatizzare le prese di posizione preclusive del porta voce di Appello per Lecco, ancor prima delle determinazioni del Direttivo dell’Associazione fissa- to per lunedì 17″.

In fine la stoccata finale: “Mi riservo di assumere ogni iniziativa e azione, in tutte le opportune sedi, a tutela del buon nome e della onorabilità de L’Isola Viscontea Sas e dei suoi soci“.

Per Appello per Lecco il sogno Isola Viscontea si è trasformato in un bruttissimo incubo.