LECCO – E’ stato processato con rito direttissimo al tribunale di Lecco il 48enne responsabile dell’aggressione e dei colpi di pistola esplosi in Largo Caleotto nella serata della scorsa domenica.
Armando Limbardi, classe 1966, è stato condannato a sei mesi di reclusione (pena sospesa) per il reato di resistenza a pubblico ufficiale, avvenuta durante la perquisizione da parte della Polizia di Stato nella sua casa.
Gli agenti erano inizialmente intervenuti in Largo Caleotto, in prossimità del negozio “Fuori Giri”, dove diversi testimoni hanno visto scoppiare una violenta lite tra due soggetti giunti sul posto in sella ad una moto. Ad un certo punto il 48enne, secondo i presenti, avrebbe estratto una pistola minacciando l’altro soggetto e sparando dei colpi a vuoto; poi si sarebbe allontanato, non prima di colpirlo con il calcio dell’arma.
Ferito, il 42enne è stato trasferito in ospedale dal personale della Croce Rossa con una prognosi di 15 giorni. La vittima non avrebbe voluto sporgere denuncia nei confronti del suo aggressore poiché si trattava del suo coinquilino. I poliziotti hanno quindi provato a rintracciare il 48enne trovandolo a casa. Visto il sospetto possesso illecito dell’arma, verosimilmente una pistola scacciacani, gli agenti hanno deciso di perquisirne l’abitazione.
Alla vista delle divise, però, il 48enne avrebbe reagito in modo ostile e aggressivo, insultando e addirittura aggredendo un poliziotto con calci e pugni. Per questo l’uomo è stato bloccato e arrestato. Nella sua abitazione, in un cassetto, sono state rinvenute delle cartucce inesplose. Mancando la denuncia di parte riguardo all’aggressione, il 48enne è stato giudicato esclusivamente per il comportamento violento nei confronti delle forze dell’ordine.
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