LECCO – Una mostra che ripercorre la vita di due pontefici canonizzati insieme, nell’aprile di quest’anno, da Papa Francesco. Oltre 100 fotografie d’autore che mettono in luce la ricchezza spirituale di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II, ripercorrendo alcuni tra i momenti più significativi dei loro pontificati.
Ospitata nella chiesa degli Istituti Airoldi e Muzzi di Lecco dedicata al Redentore e a Santa Caterina da Siena, progettata dall’architetto Mario Cereghini e consacrata 72 anni fa dal cardinale Alfredo Ildefonso Schuster, la mostra sarà inaugurata domani, sabato 13 dicembre, alle ore 15.30 e rimarrà poi allestita fino al 31 gennaio 2015.
Proposta lo scorso mese di aprile a Roma dai Musei vaticani in occasione della doppia canonizzazione e successivamente allestita a Lourdes, la mostra è un ideale quanto significativo viaggio nelle vite di Papa Roncalli e Papa Wojtyla. L’uno – Giovanni XXIII – il Papa che ideò e aprì il Concilio, l’altro – Giovanni Paolo II – il pontefice che contribuì a cambiare la storia del mondo.
A raccontarli, attraverso i suoi scatti, il fotografo ufficiale dei due pontefici, quell’Arturo Mari che tra il 1956 e il 2007 ha lavorato non soltanto per Papa Giovanni e per Wojtyla ma anche per Pio XII, Paolo VI, Giovanni Paolo I e Benedetto XVI.
“I due pontefici santi – ha detto oggi Giuseppe Canali, presidente dell’Airoldi e Muzzi, in sede di presentazione della mostra alla stampa – grazie al loro carisma hanno lasciato un segno indelebile nella storia della Chiesa e in generale dell’umanità e avere l’opportunità di ospitare presso il nostro istituto questa importante rassegna fotografica è per tutti noi motivo di grande gioia”.
“Gli Istituti Riuniti Airoldi e Muzzi – ha aggiunto Canali – offrono in tal modo ai lecchesi la possibilità di ammirare immagini straordinariamente significative che ripercorrono oltre 50 anni della nostra storia e, al tempo stesso, aprono le porte all’intera città e rendono ancora più evidente la presenza di una realtà attiva fin dal lontano 1594”.
La mostra è articolata in due sezioni. La prima raccoglie le foto, in bianco e nero, relative al pontificato di Giovanni XXIII. E’ così possibile ammirare il “Papa buono” mentre benedice le folle e visita i malati dell’Ospedale pediatrico “Bambino Gesù”, così come quelle che lo ritraggono impegnato nei lavori di apertura del Concilio Vaticano II.
La seconda sezione è dedicata a Giovanni Paolo II. In questo caso gli scatti, tutti a colori, testimoniano come il pontificato di Papa Wojtyla, il più lungo del XX secolo, abbia cambiato la storia del mondo. Le immagini mostrano i suoi grandi incontri con gli esponenti politici più influenti del secolo scorso, da Gorbaciov a Fidel Castro, oltre ai suoi innumerevoli viaggi pressoché in ogni angolo del pianeta.
Esclusive alcune fotografie che ritraggono il Papa in aereo, sugli sci, durante momenti di solitudine e meditazione, oppure sui suoi amati monti.
Toccanti anche le fotografie dell’ultimo Venerdì santo di Wojtyla in preghiera nella cappella privata e lo scatto che ritrae il feretro del pontefice tra la folla oceanica accorsa in piazza San Pietro per l’ultimo saluto.
Sabato 13, come detto, l’inaugurazione ufficiale, presenti il fotografo Arturo Mari e monsignor Edmond Farhat, origini libanesi, arcivescovo di Biblo e nunzio emerito in Austria, oltre al vicario episcopale di Lecco, monsignor Maurizio Rolla.
Determinante, per poter allestire l’evento, il patrocinio del Comune e di Confartigianato Imprese Lecco, oltre all’apporto di altri sponsor “che – come sottolineato da Rosaria Bonacina, vicepresidente dell’Airoldi e Muzzi – ci hanno sostenuto, facendo in modo che la mostra non gravasse sulle finanze dell’istituto”.
Importante è stata altresì la collaborazione con il gruppo “Progetto Lavoriamo alto” nato dal partenariato tra il Consorzio Consolida, il Comune di Lecco, il Centro di formazione professionale polivalente, la Comunità di via Gaggio, Casa don Guanella, la Cooperativa Il talento, Casa San Girolamo di Vercurago, la Pastorale giovanile del Decanato di Lecco e la Cooperativa La linea dell’arco.
Saranno infatti alcuni ragazzi di questo stesso progetto, di età compresa tra i 18 e i 22 anni, a farsi carico all’interno della chiesa dell’Airoldi e Muzzi dell’accoglienza e dell’accompagnamento dei visitatori della mostra. “Tale accoglienza – spiegano i promotori di “Lavoriamo alto” – rappresenta un’occasione per misurarsi con le regole base del mondo del lavoro, per acquisire alcune competenze trasversali e per conoscere meglio un luogo significativo nel panorama cittadino qual è appunto l’Istituto Airoldi e Muzzi”.
La mostra dedicata a Roncalli e a Wojtyla potrà essere visitata dal lunedì al venerdì dalle ore 15 alle 20, il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 20. Verranno anche proposte visite guidate e per le scolaresche l’ingresso sarà nella fascia oraria compresa tra le 10 e le 14 di ogni giorno, dal lunedì al sabato.
DI SEGUITO, ALTRE IMMAGINI DELLA MOSTRA SUI DUE PAPI SANTI ALLESTITA FINO AL 31 GENNAIO ALL’AIROLDI E MUZZI DI LECCO