Sicuri con la Neve: in 100 a lezione ai Piani di Bobbio

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PIANI DI BOBBIO – Grande partecipazione ai Piani di Bobbio per “Sicuri con la Neve”, giornata aperta a tutti gli appassionati di montagna, giunta alla 13esima edizione. Quest’anno tema centrale è stata la sensibilizzazione e il perfezionamento della tecnica personale di ricerca con ARTVA e all’autosoccorso in caso di incidente da valanga.

La giornata, che ha visto la partecipazione di circa 100 persone, è stata organizzata dalla FALC (Ferant Alpes Laetitiam Cordibus) sottosezione del CAI Milano con l’appoggio della Commissione e della Scuola e Scuola Regionale di Scialpinismo del CAI, del CNSAS Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico e dello SVI Servizio Valanghe Italiano con quartier generali i Piani di Bobbio, nei pressi della casa “Daniele Chiappa” sistemata dal CNSAS proprio per ospitare eventi come  “Sicuri con la Neve”.

 

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Anima e corpo della giornata è stato Enrico Volpe della FALC Milano, alla cui moglie, tragicamente perita in valanga anni fa, è stata intitolata la giornata. Presenti all’evento anche “volti noti” del Soccorso Alpino: Roby Chiappa, Antonio Fumagalli (attuale Delegato della XIX Lariana), Elio Guastalli (responsabile progetto Sicuri in Montagna), Alessandro Spada (vice presidente regionale del CNSAS e già vice delegato della Lariana) su tutti, ma anche tanti volontari e tre unità cinofile.

Dopo il ritrovo mattutino alla cabinovia e la suddivisione in gruppi omogenei secondo le proprie capacità, alle 9.00 sono iniziate le attività in quota che prevedevano una sessione teorica in aula, la dimostrazione di una ricerca con unità cinofila; la ricerca di un sepolto in valanga; la ricerca di più sepolti in valanga; il sondaggio; prove di spalatura neve; sensibilità; autosoccorso.

Molto significativi due particolari: la presenza di un CAI Giovanile di Lodi-Crema con tanti bambini anch’essi impegnati nell’apprendere le regole dello “stare” sulla neve e la aumentata presenza di tantissimi escursionisti e ciaspolatori, rispetto ai classici scialpinisti degli anni passati.

Purtroppo lo scarso innevamento non ha permesso di svolgere tutte le attività previste con la ricchezza di contenuti e realismo come negli scorsi anni, ma è già davvero tanto se le attività si sono potute svolgere in un ambiente innevato e non su un prato come invece era la zona di Bobbio fino a venerdì, data della provvidenziale nevicata che ha portato 30 cm in quota.

 

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Concetto più volte rimarcato da tutti gli operatori presenti è stato quello della essenzialità dell’autosoccorso: la cosiddetta “curva di sopravvivenza” di un travolto in valanga è di 10-15 minuti, per cui la ricerca ed il disseppellimento dei travolti per essere efficace deve avvenire ad opera degli stessi compagni di gita. Raramente infatti il soccorso organizzato, anche se in elicottero, riesce ad arrivare sul posto in un tempo minore, e le successive fasi di ricerca con unità cinofile e sondaggio sistematico spesso non si traducono in esiti positivi per il travolto.

La giornata si è conclusa verso le 15, con i 100 partecipanti stanchi ma soddisfatti, come del resto gli organizzatori.

Va ricordato che la giornata rientrava nel più ampio programma nazionale che ieri, sabato e oggi, domenica 18, si è svolto in tutte le regioni italiane, in quasi 30 location dalle Alpi alla Sila passando per gli Appennini, con l’organizzazione di incontri, dimostrazioni e campi imperniati sul tema neve e valanghe dedicati a tutti i frequentatori della montagna: non solo scialpinisti dunque ma anche ciaspolatori, cascatisti e semplici escursionisti.

In un articolo a seguire i dati degli interventi del CNSAS Lombardo.

Per maggior informazioni vedere il portale dedicato: http://www.sicurinmontagna.it/.