Volontari del Soccorso: bilancio crescita, via al progetto PAD

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CALOLZIOCORTE – Bilanci e nuovi progetti per i Volontari del soccorso di Calolziocorte che nella serata di venerdì, presso la loro sede, hanno presentato il nuovo progetto PAD (accesso pubblico al defibrillatore per il personale laico) per i comuni della Valle San Martino e il  bilancio dell’anno appena conclusosi.

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Cristiano Bonacina

“Abbiamo deciso di organizzare questo progetto – spiega Cristiano Bonacina direttore sanitario dei volontari del soccorsi di Calolziocorte– perchè le statistiche hanno evidenziato che negli ultimi anni l’arresto cardio circolatorio rappresenta una delle principali cause di morte nei paesi industrializzati e solo il 2,5% delle vittime sopravvive  all’evento. Il 25% delle vittime – spiega Bonacina- si sarebbe potuto salvare con un intervento di defibrillazione precoce; quindi per garantire una maggiore sopravvivenza e una maggiore sicurezza, per gli abitanti della valle San Martino, abbiamo deciso di “fondare” questo progetto in cui crediamo e in cui i volontari del soccorso metteranno un grandissimo impegno”.

Un grande progetto che potrebbe fornire alle vittime di un arresto cardiocircolatorio una maggiore sopravvivenza grazie alla possibiltà di effettuare una defibrillazione precoce prima dell’arrivo del personale sanitario, che accompagnato ad un efficace massaggio cardiaco, garantirebbe un continuo flusso ematico al cuore e al cervello i due organi piu importanti che garantiscono il supporto vitale.

Il defibrillatore è già in uso a bordo delle automediche e delle ambulanze, in particolare i volontari del soccorso di Calolziocorte dal primo aprile 2007 (data in cui i volontari hanno iniziato a utilizzarlo i Dae sulle ambulanze) lo hanno utilizzato su 136 pazienti e hanno effettuato le scariche in 27 casi.

“Chiunque può imparare ad utilizzare il defibrillatore – continua Bonacina – grazie alla sua semplicità di funzionamento; dal punto di vista legislativo la regione Lombardia ha previsto due normative, di cui l’utlima, del 2013, prevede che il corso Dae sia obbligatorio per: infermieri e medici che operano per soreu, soccorritori esecutori, persone operanti in società sportive, personale addetto al trasporto sanitario semplice, infermieri e medici operanti in ospedali e presso le case di riposo; inoltre le forze dell’ordine sono tenute a conoscere le procedure”.

L’obbiettivo del progetto Pad è quello di donare almeno un Dae in tutti i comuni della Valle San Martino e di formare piu cittadini possibili per il suo utilizzo. Alcune corsi Pad si sono già tenuti: ad esempio uno Carenno, 3 corsi presso gli Alpini di Garbagnate Monastero, uno presso la Cartiere dell’Adda, uno per le associazioni sportive di Valgreghentino e altri inizieranno presso l’oratorio di Calolziocorte e di Vercurago.

i luoghi dove dovrebbero essere collocati i  Dae
i luoghi dove dovrebbero essere collocati i Dae

“Per legge – spiega il presidente dei volontari del soccorso Sergio Brambilla – è necessario un instruttore e cinque discenti, i nostri volontari non sono tutti istruttori,   ma quelli che abbiamo sono tutti riconosciuti e autorizzati dalla Regione Lombardia, sebbene non siano molti,  dalla nostra parte c’è la consapevolezza di voler fare uno sforzo per poter offrire un grande servizio ai cittadini”.

Il programma del progetto pad si articola in questo modo: iniziare la formazione con i corsi di Blsd, parallelamente raccogliere fondi (“anche se da questo punto di vista si sono già fatti avanti la pro loco di Calolziocorte, gli alpini e alcuni privati” spiega il presidente Brambilla) per acquistare i Dae, localizzare i Dae in posizione strategiche, effettuare una  periodica manutezione e infine garantire l’impegno perpetuo di organizzare i refresh dei laici ogni due anni (obbligatori per legge).

In questo momento i comuni che possiedono Dae sono: il comune di Carenno il cui Dae è stato fornito dalla regione Lombardia perchè è un comune ubicato distante dalle postazioni di primo soccorso, e 4Dae  sono già disponibili presso Valgreghentino.

“Non vogliamo essere solo gli iniziatori di questo progetto, ma vogliamo anche esserne i coordinatori, siamo consapevoli che l’impegno più difficile sarà coinvolgere le amministrazioni comunali soprattutto nella manutenzione della colonnina del Dae; ma è un progetto in cui crediamo molto e stiamo investendo denaro e tempo, per ora le risposte sono positive e la nostra speranza è quella di continuare così affinche il progetto divenga realtà”.

I comuni che vengono coinvolti nel progetto
I comuni che vengono coinvolti nel progetto

Per quanto riguarda invece il bilancio il 2014 è stato un anno molto positivo che ha visto i servizi che hanno toccato  quota 7937 aumentando del  5%  rispetto all’anno passato. I servizi si sono così divisi 2282 nel settore emergenza/urgenza, 1644 nell’assistenza con trasporto alle persone dializzate, 1538 nelle  assistenze con trasporto. 591 nell’assistenza con trasporto alla persona presso strutture ospedaliere, residenziali o ribilitative,459 nei servizi gestionali, 196 nelle assistenze gare, 12 nella sicurezza dell’ambiente e infine 3 in ambito scolastico.

Infine si segnala che dal 14 aprile prenderà il via il corso per entrare a far parte del mondo del volontariato dei volontari del soccorso di Calolziocorte.

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