Cai e Soccorso Alpino, soddisfatti per la nuova legge regionale

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MILANO – “Non si può che esprimere soddisfazione per il proficuo percorso di confronto avvenuto e che ha portato i legislatori a recepire le nostre preoccupazioni, a migliorare i due testi originari, a varare una norma applicabile su tutto il territorio regionale, introducendo il pagamento per i soli interventi privi di rilevanza sanitaria, riconoscendo – dichiarano la presidente del Cai Lombardia Renata Viviani e il presidente del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Lombardo Danilo Barbisotti – la funzione formativa del CAI nel diffondere un approccio alla montagna responsabile e definendo il corretto rapporto fra CNSAS e Regione Lombardia”.

Ricordiamo che il Consiglio Regionale lombardo, l’11 marzo scorso, ha votato la legge 65/2015 “Disposizioni in materia di interventi di soccorso alpino e speleologico in zone impervie, recupero e salvataggio di persone infortunate o in situazioni di emergenza” che ha recepito sostanzialmente le osservazioni del CAI Lombardia e del CNSAS-SALS, grazie alla disponibilità al confronto dei firmatari della legge Francesco Dotti e Riccardo Decorato, della relatrice Lara Magoni e del sottosegretario alla montagna Ugo Parolo.

“Lo hanno fatto – proseguono Viviani e Barbisotti – eliminando la discriminante territoriale con estensione dell’ effetto della legge a tutto il territorio regionale, limitando la sua applicazione alle attività sportive e turistiche, garantendo la gratuità dell’elisoccorso per i casi sanitari, introducendo la compartecipazione dei costi a carico dell’utente per ‘gli interventi di soccorso e di elisoccorso in ambiente impervio o ostile, comprensivi di recupero e trasporto, qualora non sussista la necessità di accertamento diagnostico o di prestazioni sanitarie presso un pronto soccorso’. Resta l’aggravante dell’imprudenza, per i soli casi non sanitari, non privo di criticità – concludono – ma non viene definito a chi spetti accertare l’imprudenza e quali siano i punti di riferimento per definirla”.