LECCO – Un fenomeno che sembra inarrestabile quello dei furti di fiori dalle tombe dei defunti. Diverse le segnalazioni giunte nei giorni scorsi anche alla nostra redazione ruberie al camposanto di Castello. La conferma, di quello che possiamo definire un problema annoso, arriva anche dagli stessi fioristi, titolari delle rivendite situate in prossimità del cimitero.
“Proprio ieri – spiega Jenny Giudici con negozio situato all’ingresso del camposanto di via Ponte Alimasco – una signora si è ripresentata dopo nemmeno un giorno dall’acquisto, i fiori messi sulla tomba del marito gli erano già spariti. Ma non è l’unico episodio, ultimamente parecchie persone lamentano furti di fiori dalle tombe e non solo”.
Nunzio Fiorista, con negozio proprio di fronte all’accesso principale del cimitero di Castello, conferma a sua volta il “bruttissimo vizio” di alcune persone. “Ci sono periodi in cui i furti aumentano, ma in linea generale avvengono sempre. Credo che la maggior parte di coloro che si rendono responsabili di azioni simili e direi spregevoli, lo facciano più per vizio che per necessità o per mancanza di denaro”.
Un fenomeno che tuttavia non è facile da fermare: “Il custode può fare davvero poco – prosegue Nunzio – Chiunque venga interpellato mentre maneggia sulla tomba di qualcuno può avere la scusa e la risposta pronta. Inoltre, il cimitero negli ultimi anni è diventato più grande ed è passato da uno a tre accessi, più altri due ingressi secondari. Senza poi dimenticare che alle 17.30 i cancelli si chiudono, ma chiunque resti all’interno può benissimo uscire premendo il tasto di emergenza quindi, posso immaginare che qualcuno faccia apposta a restare fino alla chiusura per poi agire indisturbato e andarsene”.
Furti che non sempre riguardano lo spostamento dei fiori da una tomba all’altra, dato che c’è chi li preleva dal campo santo per riciclarli a casa propria o nel proprio giardino. Gesti odiosi che giustamente suscitano grande indignazione.

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