Puntuale la damigiana del Dino è arrivata a destinazione.
L’aveva detto o meglio l’aveva promessa e così è stato. Nei giorni scorsi al ristorante 2184 dei Piani Resinelli, il cui titolare è Marco Anghileri, è stata consegnata una damigiana di vino da 25 litri con tanto di biglietto d’accompagnamento che recita: “Caro Marco, sono contento anzi contentissimo che hai ripetuto la via Direttissima dei Ragni. Ogni promessa è un debito. Ti mando la damigiana come premesso. Complimenti” firmato Dino Piazza.
“Me l’ha fatta avare veramente”, ha commentanto con meraviglia Anghileri “premiato” per essere riuscito a compiere la ripetizione della via Direttissima dei Ragni alla torre Cecilia, via d’arrampicata che Dino aprì il 4 agosto del 1959 insieme ad Arnaldo Tizzoni e Mario Colombo e che dopo pochissime ripetizioni da decenni nessuno più riuscì a ripeterla.
“Quando Marco mi ha telefonato ero contensissimo – ci racconta Dino Piazza che abbiamo raggiunto telefonicamente – E’ stato veramente bravo, perchè quella è una via delicata e lui ce l’ha fatta…”.
Non solo, ma Anghileri ha anche risolto il mistero che avvolgeva la via sulla quale molti alpinisti e arrampicatori inesorabilmente dopo una decina di metri erano costretti a battere in ritirata. Impossibile continuare.
Così Marco, mosso da una curiosità quasi fanciullesca e sfoderando la sua cabarbietà insieme alle sue doti da arrampicatore, martedì 26 luglio l’ha attaccata sbucando in vetta alla torre Cecilia e svelando il mistero: “la via era stata schiodata…”. Quindi la telefonata al Dino e dopo pochi giorni la damigiana.
“L’idea di mettere in palio del buon vino – racconta Dino Piazza – mi è venuta perchè in gioventù a mia volta avevo ricevuto una damigiana. Mi venne consegnata da Nino Oppio che l’aveva promessa al primo che fosse riuscito a ripetere la sua omonima via se non ricordo male in Val Bondasca. Io riusci a compiere la ripetizione e lui non mancò nel farmi avere la damigiana promessa”.
Così ha fatto lei, “Assolutamente sì. Ogni promessa va mantenuta. Ogni parola data va mantenuta. Sai perchè la società non sta andando bene? Proprio per questo, perchè la gente non è più di parola e di conseguenza è venuta meno la fiducia nel prossimo. Le persone che si comportano onestamente con senso civico ed educatamente ormai sono poche e la società sta andando allo scatafascio”.
Già, la promesse vanno mantenute. Era un principio che si imparava fin da bambini. E chi, come Dino Piazza, è cresciuto in questa atmosfera morale dove bastava una stretta di mano per concludere un affare, anche la promessa più semplice magari “buttata là” durante una cena con gli amici, diventava un impegno da mantenere. E Dino, da buon Ragno e alpinista, ce lo ha dimostrato.