LECCO – A dicembre Confcommercio Lecco era intervenuta per stigmatizzare l’ipotesi di chiusura della Prefettura di Lecco sottolineando “l’ennesimo attacco all’autonomia del territorio”.
Ora a pochi mesi di distanza l’allarme lanciato da Confcommercio Lecco unitamente a Confindustria Lecco è ancora più pressante, viste le voci che si rincorrono da più parti e su più fronti.

“Qualche mese fa evidenziavamo come la perdita di autonomia della Prefettura sarebbe stata una scelta inspiegabile e grave. Oggi ci troviamo di fatto a fare i conti con una struttura che, pur mantenendo autorevolezza e professionalità, ha perso per sempre la figura del Prefetto. E questo purtroppo rischia di essere soltanto l’inizio di una fase di “dispersione” da parte del territorio, che ha visto anche la chiusura a febbraio della sede lecchese della Ragioneria Generale dello Stato accorpata con Como – spiega il presidente di Confcommercio Lecco, Peppino Ciresa – Infatti, mentre le Amministrazioni Provinciali in seguito al riordinamento deciso dal Governo si trovano di fatto in una sorta di “limbo”, si inseguono continue voci di accorpamenti che interessano altre istituzioni lecchesi, dall’Asl passando per il Provveditorato agli Studi. Nelle ultime ore poi è emerso che nella riorganizzazione degli enti locali anche i Vigili del Fuoco di Lecco potrebbero venire uniti a Como e Varese, “perdendo” il comandante provinciale. Senza sapere che cosa succederà poi alla sede Inps di Lecco, visto che si parla di chiudere 50 sedi in tutta Italia”.
Di fronte a questa “dispersione”, il presidente di Confindustria Lecco, Giovanni Maggi, sottolinea: “Oltre a perdere un’autonomia che è fondamentale per questo territorio, assistiamo anche a una totale mancanza di un disegno complessivo. Ogni ente fa per sé e così il rischio è che le imprese lecchesi in futuro possano essere costrette a girare per la Lombardia per andare nell’ufficio di cui hanno bisogno. Infatti a seconda dell’ente l’accorpamento di Lecco sarebbe con Como, Bergamo, Varese, Monza… Tutto questo è assurdo e inaccettabile. Il nostro territorio non può subire passivamente questa prospettiva”.

“Non dobbiamo avere nessuna fretta nel “liberarci” di competenze che oggi sono presenti sul territorio e che rappresentano un valore – continua il presidente Maggi – Inoltre c’è troppa fretta nell’andare verso un cambiamento e prendere decisioni che oggi sono quanto meno premature, visto che non vi è ancora chiarezza rispetto a una serie di provvedimenti che non sono ancora definitivi”.
Confcommercio Lecco e Confindustria Lecco lanciano quindi una loro proposta: “Le istituzioni del territorio devono farsi carico al più presto di promuovere un tavolo per coordinare la situazione. Occorre sviluppare una forte sinergia per mantenere sul territorio le sedi periferiche di Inps, Inail, Agenzia delle Entrate, Ministero Lavoro… Serve al più presto una regia comune: non possiamo farci trovare impreparati come territorio di fronte alle sfide che ci attendono”.
Il presidente Ciresa poi conclude: “Come abbiamo sottolineato a inizio ottobre anche nel Manifesto di Confcommercio Lecco e come ribadito anche a dicembre, ne va del futuro sviluppo della nostra comunità lecchese. Bisogna fare gioco di squadra e gettare le basi per la crescita del territorio”.

RADIO LECCOCITTÁ CONTINENTAL





































