LECCO – “I lecchesi non si pentiranno del voto che mi hanno dato e a quelli che hanno votato altro dico che avremo modo di riconquistare la loro fiducia”.
Questo il primo commento di Virginio Brivio, rieletto sindaco di Lecco con il 54,38% delle preferenze al ballottaggio domenica ha richiamato alle urne i cittadini del capoluogo.
“Una vittoria sudata e un risultato non scontato” ha spiegato Brivio sottolineando il vantaggio ottenuto sull’avversario Alberto Negrini (45,62%), candidato del centro destra sostenuto da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Viva Lecco.
“Il vantaggio andava conquistato con la gente – ha proseguito il sindaco entrando trionfante in Comune al termine dello spoglio – Sono stati anni difficili quelli dai quali veniamo e saranno anni – i prossimi – nei quali recupereremo il rapporto diretto con i cittadini. Dedico questa vittoria a tantissime persone, alcune di queste non ci sono più, ai volontari che si sono impegnati in questa campagna elettorale, ai compagni di coalizione e alla mia famiglia che ha condiviso con me le fatiche soprattutto di questo ultimo anno”.
Una vittoria che è stata chiara fin dai primi risultati che giungevano dai seggi: gli applausi hanno iniziato a scrosciare intorno alla mezzanotte e mezza nella sede del Partito Democratico di Lecco ma la vera e propria festa per militanti, candidati ed esponenti si è svolta in piena notte al Circolo Libero Pensiero.
“I lecchesi hanno premiato la serietà e la capacità amministrativa del candidato sindaco uscente che è stato riconfermato con un ottimo risultato – ha sottolineato il segretario cittadino Giovanni Fornoni – è stato premiato anche il lavoro del Partito Democratico che ha avuto un confronto vivo e presente con la città e che ha valorizzato tutti i contributi che la città ci ha dato. Ringraziamo tutti gli elettori che ci hanno ri-legittimato a governare la città e a completare un lavoro iniziato nel 2010”.
“La città ha capito che Virginio Brivio intende completare quando iniziato nel primo mandato e che sia la migliore persona per farlo. Non ci si aspettava una votazione bulgara ma cinque punti di scarto è un risultato che ci soddisfa pienamente” ha commentato l’on. Gian Mario Fragomeli. Un messaggio analogo a quello lanciato dalla parlamentare democratica Veronica Tentori: “I cittadini hanno premiato la serietà e la voglia di affrontare e risolvere concretamente i problemi della città rispetto invece a chi in piazza cavalcava la paura e la rabbia”.
La festa ha coinvolto anche gli alleati di Appello per Lecco e Vivere Lecco: “Con Brivio ha vinto la città di Lecco – ha dichiarato Rinaldo Zanini presidente della civica Appello – Noi siamo convinti che Brivio sia stato un ottimo sindaco, il migliore tra i candidati e quindi pensiamo che una sua vittoria sia una vittoria della città perché con Brivio c’è sviluppo e c’è futuro”.
“Una vittoria che conferma la volontà di una città di andare avanti per una strada che è stata tracciata e che ora deve dare i suoi frutti” è il commento dell’assessore uscente Francesca Bonacina, probabile riconferma nella giunta di Brivio.
Intervenendo al Libero Pensiero, il sindaco ha voluto ricordare anche i mesi difficili dell’inchiesta Metastasi: “Mesi faticosi, venivamo da un anno che hanno riguardato aspetti giuridici ed etici delle persone. Siamo riusciti a restare uniti, non abbiamo fatto sconti, lasciando lavorare con fiducia la giustizia, siamo andati a testa alta e la gente ce l’ha riconosciuto. Per me tornare tra la gente è stato rigenerante, questa cosa si è interrotta un anno fa per vicende che mi hanno visto chiudermi in me stesso. Insieme abbiamo recuperato questa capacità di non aver paura di andare a testa alta dalla gente e ricordare che abbiamo portato uno zaino pensatissimo da portare, con tante le sfide da affrontare”.
“Il meglio deve ancora venire – ha proseguito il sindaco – la domanda di lavoro è emersa in maniera precisa. La gente chiede che il Comune abbia un ruolo sul futuro economico di questa città”.
Alla festa non è mancato Mike Moffo, esperto di comunicazione della campagna elettorale di Obama reclutato per la campagna di Brivio: “Ci ha insegnato a dare più metodo nell’incontrare le persone dove vivono. Telefonate e momenti di incontro sono solo un modo di fare politica, perché il rapporto diretto, nonostante sociale e internet, è ancora quello fondamentale”.
Infine, abbracciando la moglie Augusta e i figli Luca e Marta, Brivio ha voluto ringraziare la sua famiglia: “Il più piccolo, Paolo, che non è qui stasare sarebbe stato il più arrabbiato perché non era molto contento di questa eventuale prosecuzione. Tra noi c’è stata una discussione molto aperta, non tutti erano d’accordo ma alla fine tutti hanno capito. E questa è la cosa più importante”.