
LECCO – Si chiama “Legami di ferro” ed è il percorso museale permanente all’avanguardia allestito presso il Museo Storico di Palazzo Belgiojoso, il cui centro ideale è la Sala virtuale dell’Industria.
Il progetto, presentato martedì sera alla presenza del Direttore del Museo Mauro Rossetto, del sindaco di Lecco Virginio Brivio, del Direttore Settore Cultura del Comune di Lecco Giovanna Esposito e dei rappresentati degli enti che hanno collaborato alla realizzazione, Cinzia Cogliati del Rotary Lecco, Daniele Riva, presidente di Confartigianato e Rossella Pulsoni della Camera di Commercio Lecco, è nato nel 2008 grazie al Sistema Museale Urbano Lecchese, a seguito di molte ricerche sui siti archeologici e industriali.
L’intento, come spiegato, è promuovere la memoria della grande capacità imprenditoriale che caratterizzò la città di Lecco e la sua industria tra il XIX e il XX secolo, un’occasione data dalla vetrina dell’Esposizione Universale di Milano ma che vuole rimanere un punto fisso all’interno del Museo, soprattutto per i cittadini lecchesi che andranno a visitare l’allestimento.
Così, passo dopo passo, il visitatore sarà condotto lungo un percorso che parte dai reperti archeologici ritrovati ai Piani d’Erna nel II secolo a.C., definito il più antico sito metallurgico delle Alpi, per passare all’evoluzione dalle fucine alle grandi aziende, diventate tali nel corso del XIX secolo. Tra i grandi nomi dell’industria lecchese metallurgica ricordiamo quelli di Badoni, Fiocchi, Falck, la Ferriera del Caleotto e il laminatoio dell’Arlenico. Tutte grandi industrie entrate in crisi alla fine del secolo scorso, come ricordato, oggi sostituite da piccole e medie imprese che si sono spostate in altri siti dell’area urbana, lavorando nuove leghe metalliche con tecnologie altamente specializzate

A guidare coloro che si avventureranno in questo salto nel passato sarà una pratica brochure, realizzata da William Bonacina e Mauro Rossetto, con disegni di Andrea Grilli. Disponibile in italiano e in inglese (traduzione dell’Ufficio estero Confartigianato Imprese Lecco) il pieghevole unisce una parte didattica che riassume i principali step della storia della lavorazione del ferro ad una squisitamente illustrativa, con la fedele riproduzione della Sala virtuale dell’Industria e degli allestimenti che il visitatore potrà ammirare.
Ricordo di anni importanti e positivi per l’industria lecchese ma monito a non perdere l’importante tradizione manifatturiera, piegata dalla crisi di questi anni. Così il sindaco Virginio Brivio ha commentato la realizzazione del progetto, aggiungendo: “Il Museo ha dimostrato la capacità di aggiornarsi e questo anche grazie alla dimensione collaborativa in cui tutti gli enti hanno lavorato”.
Soddisfatta anche Rossella Pulsoni, della Camera di Commercio: “Si tratta di un intervento fortemente rivalorizzato grazie all’impegno del Rotary, di Confartigianato e del Comitato Distretto Metalmeccanico e che ha dato un esito straordinario. L’utilizzo delle nuove tecnologie per la Sala virtuale dell’Industria ha dato un apporto notevole ed anche in questo senso mi pare di poter parlare di un legame, quello tra i nuovi strumenti e le storie passate che con essi vengono raccontate”.
“Il ferro è un materiale duro e resistente – ha commentato in conclusione Giovanna Esposito, Direttore Settore Cultura del Comune di Lecco – ma che se trattato nella maniera giusta come tanti industriali hanno saputo fare diventa flessibile, una caratteristica che rispecchia in parte quella di noi lecchesi. L’invito a visitare questo percorso è rivolto a tutti i lecchesi prima ancora che ai turisti, per rivivere una storia e, per i più giovani, per scoprirla”.
Un’ulteriore guida a “Legami di Ferro” è disponibile all’interno di LeccoApp, scaricabile su tutti gli smartphone. Per orari e ulteriori informazioni telefonare allo 0341 481248 o visitare il sito www.museilecco.org

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