Profughi. La Lega scende in piazza: “Prima i lecchesi”

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LECCO – E’ il giorno della protesta della Lega Nord contro l’accoglienza dei profughi nella scuola di Maggianico: martedì pomeriggio, prima della seduta del Consiglio Comunale, una quarantina di manifestanti  si è ritrovata in piazza Garibaldi per poi risalire verso  Palazzo Bovara con bandiere e striscioni per chiedere uno stop all’arrivo di migranti in provincia di Lecco.

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“Siamo scesi in piazza per esprimere la nostra totale contrarietà per l’assegnazione della palestra di  Maggianico per accogliere i clandestini, senza dare notizia a nessuno. Un’operazione silente, per noi fatta in questo modo volontariamente – ha spiegato il segretario provinciale della Lega Nord, Flavio Nogara  -Crediamo debba esserci  almeno parità di diritti tra lecchesi in difficoltà e questi clandestini. Non sono profughi ma clandestini perché di questi i richiedenti asilo sono la minoranza. La maggior parte sono clandestini che vengono nel nostro Paese per motivi economici. Credo che un Paese serio debba difendere le proprie coste perché il vero pericolo che si vuole nascondere è quello che la parte terroristica dell’immigrazione esiste e non proteggendo le nostre coste si mette in pericolo il nostro territorio”.

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La notizia dell’accoglienza dei migranti alla palestra delle scuole medie di via Puccini aveva subito scatenato la protesta del Carroccio ed anche il dirigente scolastico aveva chiesto garanzie al comune riguardanti lo sgombero della palestra e la sua igienizzazione entro l’inizio dell’anno scolastico.

Il sindaco aveva subito smorzato le polemiche e assicurato sul carattere temporaneo dell’accoglienza dei profughi presso la palestra. Lo stesso è stato ribadito dal vicesindaco che ha definito nella data del 17 agosto il limite di utilizzo della struttura di Maggianico a tale scopo.

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Assicurazioni che non sono bastate alla Lega Nord, scesa in piazza insieme ai militanti di Fratelli d’Italia:

“Il motivo del presidio non è manifestare razzismo o violenza nei confronti delle persone ospitate – spiega il referente di FDI, Giacomo Zamperini –  Protestiamo per tre motivi: sull’arrivo di queste persone non sono stati interpellati i cittadini del quartiere, non sono state sufficientemente tutelate le famiglie degli studenti e gli studenti stessi perché ad oggi non sappiamo quando queste persone lasceranno la palestra; il terzo motivo è che queste persone sono lasciate in una palestra a 40 gradi, trattati quindi peggio degli animali, e senza alcun presidio delle forze dell’ordine. I residenti ci hanno chiamato allarmati riferendo di aver visto queste persone girovagare per il quartiere senza controllo e pare che qualcuno sia anche sparito. Vogliamo chiarezza e vogliamo sapere come l’amministrazione vuole gestire la situazione perché finora è stata gestita in modo fallimentare”.

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I manifestanti hanno fatto ingresso nell’aula consiliare, tutti mostrando le magliette con lo slogan “Stop invasione”. Qualche momento di tensione in aula quando il consigliere comunale Stefano Angelibusi del PD ha commentato l’arrivo in aula dei manifestanti: “Oltre all’invasione andrebbero fermati gli invasati” provocando la rabbia dei presenti che hanno replicato con fischi, trombette.