Testamento Biologico: l’Udc ribadisce il suo “no”

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L’Udc ribadisce il suo “No” all’Istituzione del Registro di Testamento Biologico. La proposta di delibera presentata dalle associazioni Qui Lecco Libera, Luca Coscioni, Renzo e Lucio, Arci e del sindacato Cgil verrà discussa il prossimo lunedì 12 settembre con il Consiglio comunale chiamato a decidere per l’istituzione o meno del Registro.  Di seguito la nota stampa dell’Udc città di Lecco sottoscritta dal coordinatore cittadino Gianfranco Rota:

“Lunedi 12 settembre approderà in consiglio comunale la “Proposta di delibera concernente “Istituzione del Registro telematico e/o cartaceo delle disposizioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari –Testamento biologico” presentata ai sensi dell’Articolo 21 dello Statuto del Comune di Lecco firmata da 1119 cittadini ma viste la Circolare interministeriale del 19 novembre 2010, la nota dell’ANCI del 23-11-2010, le sentenze della Cassazione e della Corte d’Appello di Milano per il caso Englaro, gli articoli 13 e 32 della Costituzione Italiana, la carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea; la convenzione di Oviedo sui diritti dell’uomo e sulla biomedicina, la sentenza del Tribunale di Roma (GIP) n. 2049/02 del 23 luglio 2007 riteniamo come UDC non indicato, anzi potenzialmente controproducente per il cittadino, l’Istituzione del Registro telematico e/o cartaceo delle disposizioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari – Testamento Biologico così come previsto dalla richiesta di deliberazione presentata.

Nel merito la Circolare interministeriale del 19 novembre 2010 (Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali, Ministero dell’Interno, Ministero della Salute) fa presente che “in linea generale occorre considerare che la materia del “fine vita” rientra nella esclusiva competenza del legislatore nazionale e non risulta da questi regolata”.

Proprio alla luce di queste note, e soprattutto per l’impegno di fornire un servizio che garantisca in qualche modo i diritti della Costituzione e della normativa Europea, l’istituzione di tale Registro creerebbe solo confusione alle persone, non garantirebbe le stesse sul rispetto delle volontà espresse, non impegnerebbe i sanitari al rispetto di tali volontà in oltre la legge appena approvata alla Camera sul TB esclude l’istituzione del registro del testamento biologico, ma attenzione esclude anche che si possa applicare la legge sull’amministratore di sostegno per far passare in modo surrettizie forme diverse di legittimazione di richieste eutanasiche.

L’ UDC chiede a questa maggioranza con un documento protocollato presso gli uffici competenti di non approvare la Proposta di delibera concernente “Istituzione del Registro telematico e/o cartaceo delle disposizioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari –Testamento biologico” e reputa inutile istituire, un percorso che possa garantire l’avvio delle procedure per la nomina dell’Amministratore di sostegno per i cittadini lecchesi che intendano avvalersi di tale tutela in campo sanitario e non solo. Ma tenendo presente che Lecco è la patria di Eluana e quindi richiede una delicatezza estrema sul piano della comunicazione pubblica delle scelte si chiede : a) Fare un censimento di quanti pazienti sono in stato vegetativo. b) Valutate in che condizioni e che bisogni hanno. c) Fare un piano di intervento di supporto a loro e alle loro famiglie”.

Gianfranco Rota
Coordinatore Cittadino Udc – Città di Lecco