Stagione sportiva ai blocchi di partenza e dal gruppo consiliare del Pdl arriva una “bordata” che riporta sotto i riflettori della critica la situazione problematica del Centro Sportivo Bione. Una denuncia da parte del gruppo consiliare di minoranza che con cui viene sottolineato lo stato “inaccettabile” della struttura.
Dopo le continue lamentele da parte dei cittadini sullo stato di manutenzione del centro sportivo del Bione e dopo i recenti riscontri della pessima condizione delle strutture e dei disagi causati a società sportive e utenti, vogliamo rilanciare come gruppo del PdL la nostra denuncia (che ormai dura da un anno) sullo stato inaccettabile di quello che dovrebbe essere un pubblico servizio – sbotta il capogruppo Mauro Piazza – Il consigliere Filippo Boscagli ha più volte criticato come, di fatto, si siano interrotti i lavori programmati e finanziati (3milioni di euro) dalla Giunta di centro destra senza motivazioni specifiche, quasi più a voler marcare una discontinuità che per una effettiva esigenza. Si sono susseguite puntuali prese di posizione del nostro gruppo sulle difficoltà nell’usufruire dei campi e degli spogliatoi, difficoltà che abbiamo anche voluto documentare su sollecitazione degli sportivi. Da ultimo sono state rilevate irregolarità nell’iter amministrativo circa l’agibilità dello stabile e sei servizi”.
Per Piazza & C. l’evidenza del pessimo stato della struttura la si evince anche dalle piccole cose: “La situazione si sta davvero deteriorando in modo veloce e non accettabile per un capoluogo di provincia. Alleghiamo, quasi simbolicamente, le ultime testimonianze: l’insegna del centro sportivo è per metà rotta, mancante dello stemma comunale; e parti della gronda esterna sono cadute, lasciando spazio a vistosi (e pericolosi?) buchi”.
Non solo critiche e denunce da parte del gruppo del Pdl che propone una nuova modalità di approccio al problema: “Ovviamente non ci limitiamo alla denuncia. Abbiamo più volte sollecitato l’Amministrazione Brivio a intraprendere un percorso totalmente nuovo dall’attuale schema di gestione. Serve rivedere la concessione, in modo da trovare un privato che, a fronte di un lungo periodo di affidamento del servizio, sia disponibile ad un investimento di molti milioni di euro che, sommati alle somme già stanziate dal Comune, serva a riqualificare radicalmente le strutture interne ed esterne del Bione. Urge, a questo punto, verificare la fattibilità di questa soluzione (dato per certo che oggi l’Amministrazione non ha risorse sufficienti per un intervento così radicale), un percorso non semplice ma necessario che potrebbe riconsegnare alla città un polo di sport, svago e tempo libero di alta qualità e di grande fruibilità, capace di integrarsi nel ridisegno urbano dell’asse Piazza Era – Rivabella”.