Lunedì prossimo, 12 settembre, avrà luogo il Consiglio Comunale “decisivo” inerente la proposta di delibera sottoscritta da 1.119 cittadine/i lecchesi per l’istituzione del registro dei testamenti biologici. In concomitanza con la seduta consiliare, in piazza Diaz davanti al palazzo municipale, si terrà una maratona oratoria che avrà inizio alle 18 organizzata dalle associazioni Qui Lecco Libera, Renzo e Lucio, Cellula Coscioni, Arci e dal sindacato Cgil. Alla Maratona prenderanno parte anche Mina Welby e Beppino Englaro in collegamento diretto dalla Sicilia.
“Dopo lo straordinario successo primaverile della raccolta, in termini qualitativi e quantitativi – spiega il leader di Qui Lecco Libera Duccio facchini – abbiamo assistito a un comportamento incomprensibile degli amministratori: ritardi, violazioni dello Statuto e scarsa trasparenza. Sappiamo bene che una logica di mera opposizione non farebbe altro che danneggiare la già scarsa libertà di scelta ed autodeterminazione per la quale ci siamo mobilitati insieme alla cittadinanza. Per questo abbiamo deciso di convocare tutti coloro che sono sensibili al tema – con le sfumature più diverse, anche da angoli critici o contrari – per una manifestazione pubblica nel giorno stesso del consiglio comunale”.
Facchini tiene a puntualizzare che: “L’unico oggetto dell’assemblea pubblica sarà il nocciolo del problema, ovvero l’importanza della libertà di scelta rappresentata dal registro dei testamenti biologici di cui chiediamo (insieme a 1.119 cittadini) l’istituzione. Insieme a noi ci saranno Mina Welby, Beppino Englaro (in collegamento dalla Sicilia) e coloro che – per professione o impegno politico – sono in grado di sfatare (carte alla mano) i miti di chi – a volte in contraddizione col proprio programma elettorale – vuole affossare questo strumento. Tutti i cittadini – specialmente i firmatari e i sostenitori della proposta – sono per questo invitati a partecipare”.
Intanto l’associazione Cellula Coscioni ha indirizzato una lettera aperta a tutti i consiglieri comunali di Lecco che vi proponiamo qui di seguito integralmente.
“Pare che questa semplice richiesta di un servizio di attestazione, sottoscritta da ben 1119 cittadini e che rientra nelle normali funzioni di un Comune (vedi art. 13, comma 1, del d.lgs. n.267 del 2000), come ben chiarito dalla circolare della Associazione Nazionale Comuni Italiani- ANCI, si sia trasformata per gli Amministratori del Comune di Lecco in un dilemma amletico di difficile soluzione che richiede un approfondimento di oramai 110 giorni.
Cari Amministratori,
niente di tutto questo è più lontano dalla verità e dalla semplicità della nostra Proposta di Delibera.
Quello che vi si chiede è solo di attestare l’esistenza di una dichiarazione in cui, i cittadini che vogliono presentarla, affermano l’esistenza di un documento che racchiude le volontà di ognuno a riguardo delle scelte terapeutiche in caso di impossibilità di espressione diretta per sopravvenuta incapacità momentanea o permanente., altrimenti denominate Disposizioni Anticipate di Trattamento.
Non vi si chiede di intervenire sull’argomento, perché non rientra nelle vostre competenze, vi si chiede semplicemente di certificare l’esistenza di tali Disposizioni attraverso lo strumento, largamente in uso nell’istituzione Comune, che risponde al nome di Autocertificazione o Autodichiarazione.
Inoltre, come già in uso dal 2007 durante la precedente Amministrazione, Vi si chiede di continuare il deposito delle Dichiarazioni Anticipate di Trattamento presso il Protocollo Comunale, anche questo in qualità di semplice atto ‘notarile’, senza che la Amministrazione, se non ritiene di farlo in modo autonomo, sia coinvolta nella stesura delle stesse.
Premesso tutto questo, risulta chiaro e lampante che non ci sono leggi da emanare o da violare, problemi etici da sondare o coscienze da disturbare e che il tutto è perfettamente legale nonostante le affermazioni di giornalisti poco informati in materia.
C’è solo da fare il lavoro di un buon amministratore che, eletto per questo, fornisce ai propri cittadini un servizio, in questo caso molto semplice e non costoso.
Lavoro a cui tutti i cittadini vi hanno chiamato con il loro potere di voto. Cittadini a cui dovete il rispetto delle vostre promesse e delle regole che voi stessi vi siete dati, senza limitazioni dovute a ideologie di parte, nel rispetto delle esigenze della cittadinanza tutta.
Attendiamo fiduciosi una vostra risposta il 12 settembre 2011″.
Cellula Coscioni Lecco