VARENNA – E’ già un caso politico, a Varenna, la presa di posizione del consigliere di maggioranza Gabriella Del Nero, che nella seduta di ieri, martedì 4 agosto, ha votato contro il bilancio di previsione 2015, per poi abbandonare l’aula come ha fatto anche il gruppo di minoranza.
In considerazione dell’assenza del consigliere di maggioranza Stefano Maglia, la scelta della Del Nero e dei tre esponenti di “Vivere Varenna” ha fatto sì che venisse a mancare il numero legale. A quel punto il sindaco, Carlo Molteni, si è visto costretto a rinviare a una prossima seduta di Consiglio l’esame degli altri punti iscritti all’ordine del giorno.
Va detto che proprio la voce successiva all’approvazione del preventivo dell’anno in corso riguardava la verifica degli equilibri generali di bilancio per l’anno 2015, provvedimento che a termini di legge avrebbe tra l’altro dovuto essere votato entro il 31 luglio. E’ inoltre “saltata” la nomina del nuovo revisore dei conti indicato dalla prefettura.
Nella sua dichiarazione di voto Gabriella Del Nero si è soffermata in particolare sulle entrate fiscali e sulle più significative voci di spesa riguardanti ad esempio quelle per il turismo.
“Siamo d’accordo che il nostro è un centro turistico – ha detto – ma l’impennata di spesa di circa 150.000 euro per la sola immagine del paese e a favore di un turismo di passaggio, ovvero dei locali di ristorazione che animano Varenna un semestre all’anno, mi porta a evidenziare il contrasto tra la grande generosità nella spesa turistica e il marginale interesse per il sociale e la scuola, ben diversamente da quanto siamo andati a promettere in campagna elettorale”.
“Gli impegni per i mutui che gravano sui varennesi – ha aggiunto – in particolare per la rotonda sud che abbiamo promesso ai cittadini ma che ora non si sa se e quando potrà partire e con quali costi finali, mi preoccupano, così come i venti di battaglie legali relativamente alla gara d’appalto minacciata”.
Gabriella Del Nero ha aggiunto: “Anche per questo, e non secondariamente, mi sento lontana dall’operato di questa Amministrazione di cui per tanti anni ho fatto parte, rimanendo sempre in modo responsabile, dando il mio appoggio e il mio impegno e confermando sempre la mia piena fiducia al sindaco e agli assessori, pur consapevole delle mie varie assenze nell’ultimo periodo per ragioni familiari. In conclusione, l’operato dell’Amministrazione, a mio giudizio, ha sviluppato progetti ben diversi da quelli promessi ai nostri concittadini in campagna elettorale, uno su tutti la cosiddetta “Dubai di Olivedo” che ci ha esposto a una brutta figuraccia a livello nazionale e non solo”.
Voto contrario al bilancio di previsione 2015 è stato espresso anche dal gruppo di minoranza, a giudizio del quale “a fronte del costante prelievo statale sull’Imu, che nel 2015 ha raggiunto la somma di 295.000 euro destinati ad alimentare il fondo di solidarietà comunale e che inevitabilmente incide sul bilancio dell’ente, questa Amministrazione ha dimostrato di non voler abbandonare la sua particolare politica di favore nei confronti di coloro i quali, titolari di immobili, beneficiano di esenzione Imu senza averne i requisiti”.
“Questa situazione generata da calcoli elettorali – hanno affermato Giuseppe Dajelli, Nives Balbi e Mauro Manzoni – ha certamente determinato minori risorse per coloro che a Varenna dimorano tutto l’anno e maggiori oneri per coloro che, residenti altrove, subiscono sulla seconda casa l’applicazione di un’aliquota (il 10,6%) tanto elevata”.
Gli esponenti di “Vivere Varenna” hanno poi puntato il dito contro quella che hanno definito “l’indifferenza dei nostri amministratori nel voler sperimentare sistemi di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani diversi da quelli finora adottati”.
“La gestione del servizio rifiuti del Comune, chiusa nel 2014 con un costo complessivo di circa 231.000 euro – hanno rimarcato – e per la quale sono previsti 241.200 euro di spesa per l’anno corrente richiederebbe maggiori sforzi per orientare il ciclo di produzione-raccolta-smaltimento ai recenti indirizzi sovracomunali ispirati al principio secondo cui “chi inquina paga”. Nel recente incontro sulla questione, tenutosi in giugno a Perledo, Varenna spiccava per la sua assenza, unico Comune del territorio lecchese a non essere rappresentato né dal sindaco né da assessori e neppure da consiglieri delegati”.
Gli esponenti di opposizione hanno poi definito “sconcertante” la voce di bilancio che destina 80.000 euro per far fronte alle spese legali, ben 50.000 dei quali per pagare l’arbitrato chiesto dal Comune sulla vicenda, non ancora definita, del mancato incasso delle penali che, secondo il contratto di costruzione e gestione del “Parking Polvani”, la società concessionaria avrebbe dovuto riconoscere al Comune per aver consegnato l’opera in ritardo rispetto ai tempi previsti.
“Per contro – hanno sottolineato Dajelli, Balbi e Manzoni – nessun impegno di spesa viene preso a titolo di Iva sul trasferimento della cosiddetta “sala polifunzionale” posta nella stessa struttura di viale Polvani, spazio collettivo che, al momento, resta incomprensibilmente di proprietà della società concessionaria e su cui il Comune negli anni passati ha già impegnato notevoli risorse”.
Nel mirino dei consiglieri di “Vivere Varenna” vi è altresì la prevista rotonda in galleria, opera per la quale l’Amministrazione ha acceso a dicembre 2013 un mutuo di 1.700.000 euro con la Cassa depositi e prestiti. “Dopo aver assunto lo scorso anno spese per la progettazione e l’attuazione (circa 76.300 euro) di quell’opera pubblica – hanno detto in sede consiliare – emergono dal bilancio di previsione per l’anno in corso gli oneri relativi alle due rate semestrali 2015 che ammontano a 100.703,96 euro. Indire un concorso di idee sarebbe stato meglio, piuttosto che scaricare interamente il costo dell’opera sul groppone dei varennesi”.
Infine “Vivere Varenna” ha evidenziato che “nel solo anno 2015 sono stati spesi e si spenderanno circa 141.700 euro per manifestazioni e ricorrenze culturali, turistiche e sportive”. “Un eccessivo sperpero di denaro pubblico sotto ogni punto di vista – hanno denunciato i tre esponenti di opposizione – sia perché si spendono per tali eventi la residua imposta di soggiorno 2014 (27.317,70 euro) e i fondi regionali 2014 denominati DID (14.348,78 euro, più altri 19.730), oltre ai fondi regionali 2015 denominati DAT (30.000 euro), sia perché si impegnano tutti gli introiti previsti della tassa di soggiorno 2015, pari a circa 50.000 euro”.
“Vivere Varenna” contesta dunque “la concentrazione delle manifestazioni promosse e finanziate con denaro pubblico nei soli mesi estivi, molte delle quali risultano inadatte a fruitori stranieri che costituiscono, nel periodo estivo, l’80% del flusso turistico in paese, riducendosi così al minimo le iniziative nel corso degli altri mesi”.
“In verità – sempre a giudizio della minoranza consiliare – fanno eccezione i costi delle spese natalizie di fine anno (per le quali è stata prevista una spesa di 26.000 euro), tanto effimere come le luminarie affittate”.