LECCO – Si erano recati al parchetto per una partita a ping-pong, ignari che il mach tra amici poteva finire con un “boom”: sotto i loro piedi, poco nascosta dal terriccio, è spuntata una bomba, riaffiorata dal terreno del parco di Belledo, in via Polvara.
A ritrovarla, all’ora di pranzo di mercoledì, sono stati due ragazzi, il lecchese Matteo Ratti e Stefano Landi di Imola, quest’ultimo ospite in questi giorni a casa dell’amico.
“Stavamo giocando quando ad un certo punto ho visto Matteo scansarsi e guardare a terra – spiega il giovane romagnolo – poi ha cercato di estrarre quell’oggetto dal terreno. Non so perché ma subito mi è sembrata essere una granata”.
“Io credevo fosse un pezzo di ombrello” racconta il lecchese. Così i due, con molta cautela, utilizzando un legnetto, hanno iniziato a togliere la sabbia attorno a quel misterioso arnese.
“A quel punto non ho avuto più dubbi, era una granata” continua Stefano che nella vita è appassionato di Softair, la cosiddetta ‘guerra simulata’, un’attività sportiva nella quale si emulano battaglie utilizzano armi ad aria compressa fedeli riproduzioni delle originali.
E’ stato lo stesso romagnolo a contattare i carabinieri che sono subito arrivati ed hanno fatto uscire dal parco bambini e anziani, chiudendo il cancello. I militari, accompagnati dal maggiore Gaetano La Rocca, hanno ispezionato l’oggetto che risulterebbe in effetti un ordigno esplosivo, una bomba a mano tipo SRCM oppure un fumogeno.
Sul posto sono stati quindi chiamati gli artificieri giunti da Milano che poco prima delle 15, hanno fatto brillare l’ordigno bellico. Gli esperti dell’arma hanno prima spostato la granata dal punto del ritrovamento, ovvero il tavolino da pingpong, al prato al centro del parco, sotterrandola in una buca. Poi l’hanno collegata ad un detonatore a distanza e fatta “brillare” con una piccola carica esplosiva.
Il “botto”, intorno alle 15, ha messo fine all’emergenza. Dall’esplosione si è intuito che non si trattava di un’ordigno molto potente ma rappresentava comunque un gravissimo pericolo nel caso fosse stato trovato da alcuni bambini o da altri fruitori del parco, magari meno attenti dei due giovani che l’hanno rinvenuto e intuito di cosa potesse trattarsi.
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IL VIDEO – Gli artificieri fanno “brillare” l’ordigno (clicca qui)
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GALLERIA FOTOGRAFICA
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