
LECCO – All’apparenza sembrava una cordiale nonnina pronta ad aiutare il prossimo, invece, questa scaltra 75enne sfruttava l’immagine di innocua vecchietta per derubare altri anziani, il tutto con l’aiuto di un complice poco più giovane di lei.
Si tratta di una coppia di malfattori, originari del Cile e in Italia senza dimora stabile, sospettati di altri episodi analoghi compiuti in altre città del nord. A mettergli le manette ai polsi ci hanno pensato gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Lecco, coordinati dal dirigente Marco Cadeddu, che li hanno bloccati al termine di un raggiro compiuto in centro Lecco.
Ad incastrarli è stata l’auto sulla quale si spostavano i due, ovvero una Citroen DS3 noleggiata, segnalata come auto sospetta e individuata a Lecco grazie anche al nuovo sistema di telecamere leggi targhe recentemente attivato.

Gli agenti hanno monitorato gli spostamenti del veicolo con a bordo i due sudamericani ed hanno atteso la loro mossa per coglierli in flagranza di reato. Detto fatto: martedì mattina, la Citroen è stata avvistata nella zona del teatro della Società e i due sospettati aggirarsi in piazza XX Settembre.
Scelta la vittima, i due hanno dato il via al raggiro: la 75enne ha visto un anziano lecchese entrare in banca e lo ha seguito, assicurandosi che effettuasse un prelievo, poi entrambi lo hanno pedinato fin sotto il portone di casa dove lo hanno fermato spruzzandogli addosso del liquido puzzolente, imbrattando pure il portone dell’abitazione.
L’anziano, ultraottantenne, non ha capito come si fosse sporcato né chi fosse quella donna che gli stava ripulendo il vestito con tanta premura. L’uomo non si è nemmeno accorto che le mani di quella gentile signora si erano infilate nella tasca del suo cappotto per sfilargli i soldi prelevati in banca, ben mille euro.

Peccato, per i due malintenzionati, che agenti in borghese avevano visto tutta la scena e, appena i due si sono congedati con l’anziano, li hanno fermati e ammanettati. In supporto ai poliziotti è giunta anche una Volante.
Gli arrestati sono: Espinola Vergara Tegualda de las Mercerdes, classe 1940, e il suo complice Briones Espinola Carlos, classe 1955. Arrestati, sono stati processati con rito direttissimo nella giornata di mercoledì. Condannati a sei mesi, sono stati rimessi in libertà.
Si tratta del secondo episodio analogo in un mese avvenuto in città e il sospetto è che gli autori possano essere gli stessi.

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