LECCO – Sulla vicenda emersa oggi relativa al lancio di oggetti contro i migranti accolti nel campo del Bione a Lecco, in particolare della bottiglia contenente urina come riportato da diverse testate mediatiche, è intervenuto il presidente di Fondazione Progetto Arca, Alberto Sinigallia che ha parlato di “grave episodio” ma isolato e risalente a tre settimane fa.
“Siamo presenti da metà agosto al Bione, dove abbiamo riscontrato da subito la grande solidarietà delle associazioni locali di volontari che hanno offerto il loro sostegno, e cominciamo a conoscere bene il territorio e le persone che lo popolano, per cui crediamo che questo evento sia da considerare unico nel suo genere, come la bravata di qualche singolo cittadino – ha spiegato Sinigallia – Lavoriamo ogni giorno, insieme alla Prefettura e agli Enti locali, affinchè questo luogo fornisca un’adeguata accoglienza ai profughi presenti. Per questo abbiamo proposto di installare i container per sostituire le tende, ormai inadeguate per l’arrivo del freddo. Li abbiamo noleggiati e li stiamo predisponendo in queste ore. E, per proteggere ulteriormente i nostri ospiti, l’entrata dei container sarà verso l’interno del campo”.
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