Testamenti: tra delusi e contenti, perde la libertà

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La proposta di delibera avanzata da Qui Lecco Libera, Cellula Coscioni, Renzo e Lucio, Arci e Cgil sull’isituzione in Comune di un Registro dei Testamenti Biologici è stata bocciata lunedì sera dal Consiglio comunale.
Risultato che soddisfa alcuni, come Gianfranco Rota (UDC Lecco) “vincitore morale” come si definisce lui stesso (a fine articolo il suo intervento integrale) e delude altri, come il capogruppo dell’Italia dei valori Ezio Venturini che bolla come “ipocrita” la seduta consigliare di lunedì (sotto il suo intervento) e come lui Alberto Anghileri uno dei 1119 cittadini firmatari che hanno appoggiato la proposta di delibera il quale nella sua missiva – lettera che riportiamo integralmente – ricorda come: “Il Consiglio comunale non era chiamato, ovviamente, a legiferare ma molto più semplicemente a ribadire il diritto alla libertà”.

Una diatriba che per ora non ha soluzioni di sorta, ma “regala” una certezza: in questa battaglia etica l’unica a essere rimasta sul campo ferita – ci auguriamo non a morte – è la libertà, semplicemente la libertà. Punto sul quale non c’è di che gioire.

Interventio di GIANFRANCO ROTA UDC
“Lunedi 12 settembre come forza politica extra consigliare per tutto il lavoro svolto presso l’ opinione pubblica e per non aver ceduto un solo millimetro sui nostri valori ci riteniamo i vincitori morali su quanto si è verificato in consiglio comunale . Un plauso và a tutte le forze politiche di maggioranza e minoranza che sulla questione hanno preso con coraggio e responsabilità una posizione politica che rispecchia la nostra posizione.
Il pensiero “binettiano” ha vinto, ci riteniamo soddisfatti per la mancata approvazione della Proposta di delibera concernente “Istituzione del Registro telematico e/o cartaceo delle disposizioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari –Testamento biologico” presentata ai sensi dell’Articolo 21 dello Statuto del Comune di Lecco firmata da 1119 cittadini. A questo punto oggi piu’ che mai reputiamo inutile come alternativa, la proposta del PD che prevede l’ istituzione di un percorso che possa garantire l’avvio delle procedure per la nomina dell’Amministratore di sostegno per i cittadini lecchesi che intendano avvalersi di tale tutela in campo sanitario e non solo, in quanto il rischio di far passare in modo surrettizie forme diverse di legittimazione di richieste eutanasiche è molto alto. Ma se poi questa amministrazione proporrà e voterà il registro per l’ amministratore di sostegno deve sapere che avrà sempre contro una forza politica extra consigliare che non smetterà mai di precisare che tale registro in mancanza di una legge è inutile e se la Giunta comunale proprio vuole tenere questo registro si impegni a garantire che solo la sua coerenza con la Legge ne potrà garantire l’applicazione…”.

Intervento di EZIO VENTURINI IDV
“Un consiglio comunale all’insegna dell’ipocrisia. Due ordini del giorno : registro comunale per trattamento sanitario ( Testamento Biologico) , lotta contro l’omofobia. Due argomenti di grande significato politico ,civile e democratico trattati dalla maggioranza in modo diverso. Una libertà di scelta nel designare in caso di una grave malattia una persona di propria fiducia per il futuro trattamento sanitario da adottare, una libertà di scelta di poter vivere senza nessuna discriminazione la propria vita sessuale . Due argomenti che hanno lo stesso denominatore comune che si chiama libertà di scelta ma trattato dalla maggioranza in modo diverso . Il primo si boccia con un perverso meccanismo machiavellico benché sia stato sottoscritto e firmato da più di 1000 cittadini tra cui parecchi Consiglieri Comunali di maggioranza e l’altro (omofobia ) passa. Un’ipocrisia nell’ipocrisia”.

Lettera di ALBERTO ANGHILERI Firmatario
“Assieme ad altri 1118 cittadini di Lecco, ho firmato la petizione per chiedere alla nostra amministrazione comunale di istituire il registro per il testamento biologico. La seduta del consiglio comunale del 12 settembre aveva all’ordine del giorno questa discussione, ho partecipato alla seduta del consiglio per assistere e meglio comprendere le diverse posizioni. Sappiamo tutti che c’è un enorme vuoto legislativo su questa importante materia, ma sono convinto che la “politica” ha tra i suoi compiti quello di scegliere, di decidere e invece ieri sera ho avvertito l’impressione, tranne alcune lodevoli eccezioni del tutto trasversali agli schieramenti politici, di una classe politica che si nasconde dietro ai pareri dei dirigenti, alle sentenze di questo o di quel giudice, alle circolari di qualche burocrate ministeriale con il preciso scopo di sfuggire alle proprie responsabilità. Ho ascoltato con stupore, consiglieri comunali che dopo aver firmato la petizione, hanno ribadito di condividerla tranne poi con un triplo salto mortale verbale dichiarare il voto contrario, altri dichiarare di non avere ancora maturato una idea sulla materia, altri ancora, forse i peggiori, dichiarare che non si può perdere tempo con queste discussioni, forse ritengono che amministrare significhi solo discutere dei vasi dei fiori o dei venditori ambulanti nei parcheggi cittadini (questioni indubbiamente importanti ma insomma..) Il consiglio comunale non era chiamato, ovviamente, a legiferare ma molto più semplicemente a ribadire il diritto alla libertà, per ogni singolo cittadino di scegliere come vivere, e farlo nella nostra città, la città di Eluana Englaro, aveva indubbiamente un grande significato. La battaglia per la libertà continua, non dobbiamo e non possiamo rassegnarci, ringrazio i 7 consiglieri comunali che hanno avuto il coraggio di ascoltare e sostenere con coerenza questa richiesta e provo a fare loro questa richiesta: potrebbero chiedere di concedere a Beppino Englaro la benemerenza cittadina, sarebbe il riconoscimento ad un uomo che nel rispetto delle leggi ha condotto una battaglia di civiltà, in un Paese normale non dovrebbe nemmeno fare notizia, ma in Italia, oggi una vicenda come la sua diventa veramente straordinaria”.