Lavori alla chiesa di Bobbio, interrogati sindaco e parroco

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Santuario di Maria Regina dei Monti ai Piani di Bobbio
Foto: decanatoprimaluna.org

BARZIO – Sindaco e parroco interrogati giovedì dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato in seguito ad un indagine coordinata dalla Procura di Lecco per i lavori effettuati al Santuario di Maria Regina dei Monti ai Piani di Bobbio.

 

E’ lo stesso sindaco Andrea Ferrari a darne notizia attraverso una nota inviata alla stampa. Sotto l’attenzione della Procura la rimozione delle pietre antistanti al santuario che ha appena celebrato i suoi primi 50 anni.

“Meta abituale dei fedeli, l’accesso al santuario costituiva oramai un pericolo – spiega il primo cittadino – il tempo e il calpestio hanno fatto affiorare pericolose pietre, di grosse dimensioni, e solchi proprio di fronte ai gradini del santuario”.

Per questo motivo, racconta il sindaco, il parroco don Lucio Galbiati, il 28 settembre scorso, aveva chiesto al Comune un ordinanza di urgenza per la pubblica sicurezza e due giorni dopo il Comune aveva emesso il provvedimento, ordinando alla parrocchia di mettere in sicurezza l’area.

L’intervento, che sarebbe stato eseguito gratuitamente dalle Imprese Turistiche Barziesi, consisteva nell’asportazione delle pietre emerse dal suolo e il ripristino del tappeto erboso. Il 2 ottobre, però, è giunta però la sospensione dei lavori da parte dell’Autorità giudiziaria, spiegano dall’amministrazione comunale, per la pretesa mancanza di permessi ordinari.

“Ho firmato l’ordinanza contingibile e urgente, secondo i poteri previsti dal testo unico degli enti locali – spiega il sindaco – l’ordinanza deroga alle lunghe procedure ordinarie in quanto occorreva assicurare urgentemente il sicuro accesso al santuario ed anzi, se non fosse stato per la stagione estiva, l’ordnanza doveva essere emanata anche prima, per fortuna nessuno è caduto”.

Oggi di fronte al santuario resta la buca scavata per rimuovere le pietre, ancora non riempita.

“L’intervento riguarda i pochi metri quadrati di fronte al santuario e non assume alcun rilievo né edilizio né paesaggistico ed è escluso ogni impatto idrogeologico – conclude il sindaco – Sono convinto che la Procura comprenderà la situazione, archiviando la vicenda”.