LECCO – Sono circa 2.000 i pazienti con malattie oncoematologiche seguiti presso l’Ospedale di via dell’Eremo.
“Le sindromi mielodisplastiche sono un gruppo di alterazioni del midollo osseo, con significativi rischi di evoluzione clinica ulteriormente critica”, spiega Paola Ferrando, ematologa del Manzoni.
“Questi disordini – continua la specialista – sono frequenti soprattutto nei soggetti anziani e hanno un comportamento clinico estremamente eterogeneo che va da forme indolenti che necessitano solo di controllo o terapia di supporto trasfusionale a situazioni che rapidamente evolvono in leucemia acuta mieloide”, la forma di leucemia più acuta, più frequente nell’adulto-anziano con un’età media maggiore di 60 anni, con una lieve predominanza maschile.
Il prossimo 28 novembre si svolgerà la Settima Giornata Oncoematologica Lecchese: in programma, dalle 8.30 alle 14.00, presso l’Aula Magna dell’Ospedale Manzoni, un convegno sulle mielodisplasie e le leucemie mieloidi.
L’evento è promosso dal Dipartimento Oncologico dell’Azienda Ospedaliera e dalla struttura di Oncologia Medica dell’Ospedale di Lecco (diretta da Antonio Ardizzoia) , in collaborazione con la Rete Ematologica Lombarda (REL).
“L’evento scientifico – spiega Ferrando, responsabile scientifico del convegno insieme a Michela Anghileri, anch’essa medico dell’Oncologia dell’Ospedale lecchese.- ha lo scopo di discutere le implicazioni cliniche delle nuove acquisizioni biologiche nelle sindromi mielodisplastiche e di fornire linee guida pratiche per l’ottimizzazione del processo diagnostico, della definizione prognostica e della scelta terapeutica nei pazienti”.
Tra gli interventi previsti , anche quello della Professoressa Enrica Morra, Presidente della Rete Ematologica Lombarda.