VARENNA – Nel 2012 il Tribunale di Lecco l’aveva condannato a 1.000 euro di multa e al pagamento delle spese processuali per non aver fornito a un consigliere comunale di minoranza copia dell’elenco dei richiedenti dei box e dei posti auto riservati ai residenti presso il parcheggio multipiano allora in fase di realizzazione a Varenna.
Alla sentenza di primo grado era seguita la decisione del sindaco, Carlo Molteni, di presentare appello. In quella sede la difesa del primo cittadino aveva sostenuto che l’importanza attribuita dallo stesso Molteni al documento richiesto dalla minoranza era unicamente di ordine pubblico in conseguenza del timore che la divulgazione dell’elenco dei richiedenti dei box e dei posti auto per i residenti avrebbe potuto arrecare danno alla comunità.
Secondo il sindaco, inoltre, le richieste dei consiglieri di minoranza avrebbero avuto il solo scopo di creare disordine all’interno della comunità varennese.
A fine marzo di quest’anno la Corte d’Appello di Milano aveva confermato la sentenza di primo grado del Tribunale di Lecco e sulla vicenda giudiziaria martedì 15 dicembre la Corte di Cassazione era chiamata a pronunciarsi in via definitiva. E appunto nella seduta di ieri la Cassazione ha respinto il ricorso presentato dal sindaco avverso la sentenza che lo condannava come detto a una multa di 1.000 euro per omissione di atti d’ufficio.
“In attesa delle motivazioni della sentenza – è il commento del primo cittadino – mi sento di affermare che tutto ciò appare quantomeno irreale. Viene in questo modo stravolto l’articolo del Codice che recita che è omissione di atti d’ufficio quando il pubblico ufficiale non consegna quanto richiesto o non motiva il diniego. Ebbene, la motivazione del diniego ho provveduto a darla per ben quattro volte!”.
“Alla luce di ciò – aggiunge Carlo Molteni – invito i miei colleghi sindaci ad attivarsi per istituire nei propri Comuni un ufficio apposito per la consegna di qualsiasi tipo di atto fatto da qualsiasi persona. Non oso immaginare ciò che potrebbe succedere a Milano oa Roma… Ma probabilmente è più facile condannare un piccolo sindaco che ha fatto solo ed esclusivamente il proprio dovere e che continuerà a farlo nello stesso modo e con lo stesso impegno”.
Molteni sostiene altresì che “è in atto da anni una guerra sommersa tra i poteri dello Stato che coinvolge le piccole realtà che vogliono siano spazzate via, in quanto unico e insostituibile baluardo della politica vera, quella fatta non da professionisti ma da persone che s’impegnano per creare e rendere vivibile il loro paese”.
Quindi un’altra considerazione: “Qualche volta possono sbagliare, certo, ma chi non fa non sbaglia mai. Vogliono annullare i piccoli Comuni, hanno reso le Provincie cieche e zoppe, ma il fine qual è? Questa esperienza mi ha fatto capire, semmai ce ne fosse stato bisogno, che io e i miei colleghi siamo soli proprio perché piccoli. Ma la nostra forza sta proprio in questo. Lavoriamo con passione e per il bene della nostra gente, che sicuramente ci apprezzerà lo stesso per ciò che siamo e facciamo al di là di una multa di 1.000 euro”.