“Il gruppo per tutti coloro che conoscono “il Biffi”, sempre “filtrato”… che non conosce i marciapiedi e cammina sempre in centro strada salutando tutti, perchè in effetti conosce tutti e vuole bene a tutti! … cantando ” quando i bambini fanno ohhh”, chiamando “Federicoooo”, che parla con i display degli orari dell’autobus, che è l’aiutante ufficiale delle cassiere della Sma. Il Biffi con lo sguardo triste, ma il sorriso libero e sereno, perchè tu, Fulvio, sei così unico e inimitabile. Uno spirito libero in una società che ci ha messo le catene. Non cambiare mai Fulvio. Questo Gruppo è per te…perchè Lecco senza te in giro non sarebbe la stessa!”.
E’ questo il testo di presentazione del gruppo nato sul social network Facebook a sostegno del mitico Fulvio Biffi, recentemente ricoverato al centro geriatrico di Merate dopo essere stato colpito da un ictus.
In centro Lecco è per tutti “Il Biffi”, spirito libero e non ‘barbone’ come qualcuno potrebbe frettolosamente bollare. Lui, che ha saputo fare della città la sua casa e dei lecchesi i suoi amici, stringendo con alcuni legami ancor più profondi, è l’esempio della bontà d’animo e della gentilezza, virtù sempre più rare.
Da sempre regala sorrisi, fiori, canzoni, parole. Regala attenzioni, regala momenti di gioia. Regala momenti di vita, quella vita che troppo spesso si consuma e basta, non si assapora.
Nato a Pontida, Biffi ha vissuto la sua infanzia insieme alla famiglia in una cascina. In gioventù lavorò come muratore, poi svolse altre mansioni fino al giorno in cui, chissà perchè e per quale motivo ha deciso di mollare tutto e diventare uno spirito libero.
“Noi lo conosciamo da anni in centro Lecco perchè in questo periodo è riuscito a farsi volere bene da tutti – ci spiega Stefania di Lelio – Lui svolge mansioni per tutti e in ogni negozio dove c’è Fulvio c’è allegria. Ha sempre un sorriso e una parola per tutti, conosce tutti, il suo vivere così fuori dagli schemi l’ha fatto amare ancora di più. Fulvio ha sempre regali per tutti, si prodiga a fare qualunque cosa gli si chieda, in cambio di un sorriso e delle sue mitiche canzoncine. In questi anni ho avuto modo di conoscerlo bene, ogni mattina facevo colazione con lui e mi ha raccontato tante cose della sua vita. Non sono una parente ma io a Fulvio voglio bene come se fosse un mio famigliare. Quando è il periodo mi porta sempre le castagne e poi i fiori, la frutta…e come lo fa con me lo fa con tutte le altre “ragazze” del centro. In ogni negozio lui è presenza fissa”.
In questi giorni Stefania al centro geriatrico di Merate a trovarlo: “E’ stato uno shock vederlo così…gli ho stretto forte la mano, gli ho accarezzato la testa, ma non credo mi abbia vista o riconosciuta. Tutte le mattine gli fanno fare riabilitazione motoria che lo stanca tremendamente lasciandolo senza forze per tutto il giorno. Non cammina e non si muove in autonomia. La differenza è che la mattina qualche piccola parolina la dice. Non sanno ne quanto tempo ci vorrà ne se tornerà nuovamente a camminare. Si potrà sapere solo con il tempo. L’ictus ha colpito la parte sinistra del corpo. Lecco senza lui per le sue vie non è più la stessa…ci manca”.
Poi Stefania lancia un appello: “Vorrei davvero che potessimo fare qualcosa per lui…”.