LECCO – Gli anni di piombo sono ormai lontani, ma da qualche giorno a Lecco sembrano essersi riaccesi alcuni vecchi rancori politici. Domani 10 febbraio si celebra il “Giorno del Ricordo” dedicato alle vittime delle Foibe e oggi in città sono comparsi alcuni manifesti contro la commemorazione firmati dagli anarchici.
Ad essere stata presa di mira è stata anche la targa in ricordo dei Repubblichini affissa sui muri esterni dello stadio Rigamonti Ceppi, oltre alle macchie di vernice sulla lapide sono comparse scritte di antifasciste sempre accompagnate dalla A cerchiata, simbolo dell’Anarchia.
Le prime manifestazioni di questo scontro ideologico a sfondo politico risalgono allo scorso ottobre quando l’evento solidale per il Donbass organizzato da Orizzonte Ideale fu annullato per le scritte contro Vinka comparse sui muri dell’oratorio di San Giovanni (rileggi l’articolo: “Scritte contro Vinka, annullato l’evento per il Donbass”), la serata di beneficienza si tenne il mese successivo, ma anche in quel caso i messaggi sui muri contro gli organizzatori, accusati di essere fascisti, non mancarono (rileggi l’articolo: “Imbrattato di scritte il centro sociale di Germanedo”).
Anche le ultime due domeniche sono state teatro di contrapposizioni: il 31 gennaio gli attivisti di Casapound, in piazza Garibaldi per una raccolta solidale, sono stati contestati da militanti di estrema sinistra (rileggi l’articolo “Attimi di tensione a Lecco tra attivisti di Casapound e militanti di sinistra“), mentre lo scorso weekend la contestazione è toccata agli attivisti di Forza Nuova.
A fronte dell’altissimo tasso di astensionismo al voto registrato nelle ultime elezioni comunali ( ad aver espresso il voto fu solo il 47.42% degli aventi diritto) e la convinzione sempre più comune che “destra e sinistra sono ormai concetti superati”, a Lecco sembra essersi riacceso un forte interesse per le questioni a sfondo politico, almeno da parte dei cosiddetti gruppi extraparlamentari.