“Lecco nel cuore”: Acel dona un presidio salvavita

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La presentazione del nuovo presidio salvavita
La presentazione del nuovo presidio salvavita
La presentazione del nuovo presidio salvavita

 

LECCO – Acel Service sposa il progetto “Lecco nel cuore” promosso dall’ex assessore Ivano Donato e dona alla città un prezioso presidio salvavita all’avanguardia, ovvero una pompa non invasiva per la rianimazione cardiorespiratoria extra-ospedaliera.

 

Giovanni Priore, Virginio Brivio e Ivano Donato
Giovanni Priore, Virginio Brivio e Ivano Donato

 

Il nuovo presidio in dotazione all’Areu è un macchinario che permette di effettuare un massaggio cardiaco continuativo, anche nei casi in cui per cause di forza maggiore un operatore non potrebbe intervenire (ad esempio durante le manovre di trasporto del paziente in elicottero). Si tratta di un sistema automatico che valuta il paziente e calibra la forza con cui effettuare la manovra salvavita, ha una batteria con autonomia di 50 minuti ed è dotato anche di una batteria di riserva, utile nei trasporti di lunga durata. In concomitanza a questo presidio può essere usato anche il defibrillatore senza dover interrompere il massaggio cardiaco, rendendo così maggiormente efficace tutta la manovra di rianimazione. Il costo complessivo del macchinario è di 15 mila euro ed è stato sostenuto da Acel Service.

Priore“Ogni Natale contribuiamo a un’iniziativa sociale – spiega Giovanni Priore – presidente di Acel Service. Abbiamo tante richieste e dobbiamo necessariamente fare una selezione, quest’anno ci è sembrata meritevole la proposta avanzata dal Comune di Lecco, perché si tratta di salvare vite umane e, quindi, abbiamo deciso di concentrarci su questo progetto”.

Il promotore dell’iniziativa è l’ex assessore, ora consigliere comunale, Ivano Donato: “La riforma sanitaria prevede che presidi ospedalieri e le altre istituzioni sanitarie diventino un tutt’uno col territorio, grazie ad Acel possiamo aggiungere un importante tassello per quanto riguarda gli interventi salvavita nei casi di emergenza, considerando che nel nostro territorio vi sono circa 300 arresti cardiaci ogni anno. Con questo presidio si va a chiudere il cerchio con i reparti ospedalieri di emodinamica e cardiochirurgia offrendo al paziente una migliore e più efficace assistenza”.

 

Il macchinario in azione
Il macchinario in azione

 

“Il sistema sanitario del territorio ha bisogno sempre più di essere migliorato – aggiunge Virginio Brivio, sindaco di Lecco – ma nei budget non è sempre facile reperire i fondi, per questo sono importantissime le attività di volontariato e di mecenatismo, si vede ad esempio la raccolta fondi per l’acquisto di un acceleratore necessario nelle cure nucleari. Grazie ad Acel ora il nostro territorio può contare su uno strumento in più con il quale si potrà migliorare la qualità della vita globale”.

 

Il macchinario
Il presidio salvavita donato da Acel

 

A sottolineare l’importanza di presidi salvavita avanzati ci pensa Guido Villa, responsabile del Progetto Regionale Defibrillazione Precoce di Areu: “Le statistiche italiane dicono i pazienti che accusano

Flavia Simonetta Pirola
Flavia Simonetta Pirola

un attacco cardiaco sono uno ogni mille abitanti ogni anno e  che solo il 5% di essi sopravvive. Questi numeri evidenziano come sia importante intervenire per migliorare la casistica. Per quanto riguarda la Lombardia i dati sono già rassicuranti perché la percentuale di sopravvivenza sale all’11%, dato sovrapponibile a quello della Danimarca e superiore a quello dell’Inghilterra, e questo nuovo presidio aiuta a offrire interventi ancora più efficaci”.

“Questa pompa non invasiva per i massaggi cardiaci – conclude Flavia Simonetta Pirola, direttrice sanitaria dell’Asl di Lecco – ci aiuta a donare un intervento più saldo ai pazienti in un frangente in cui il tempo è fondamentale per garantire la sopravvivenza”.