Calolzio. Due cantieri in tre anni, il piano opere ridotto all’osso

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consiglio comunale calolzio_ 29 febbraio (14)

 

CALOLZIO- Decisamente scarno il piano per le  opere pubbliche che prevedono un investimento superiore ai 100  mila euro, che ha fatto molto discutere il consiglio comunale calolziese, sono infatti solo due le opere che l’amministrazione Valsecchi intende intraprendere nel prossimo triennio, quello conclusivo di mandato.

150 mila euro verranno destinati alla sistemazione del tratto stradale franato fra Lorentino e Sopracornola, 110 mila, invece, per gli spogliatoi della tensostruttura di Sala, che ormai si prepara a superare le spese previste, ma che potrà ospitare, così, partite di campionato e associazioni sportive del territorio, oltre che i bambini delle scuole elementari che già ne usufruiscono nelle ore di educazione fisica.

i consiglieri Gandolfi e Valsecchi
i consiglieri Gandolfi e Valsecchi

Non è bastato il riferimento alla crisi e al periodo di vacche magre del sindaco Cesare Valsecchi a trattenere le critiche delle minoranze in opposizione; “ pensavo d’aver smarrito qualche pagina, passerete alla storia per aver costruito un tendone da circo,  vi invito, come cittadino, a pensare a qualcosa di diverso- sbotta il consigliere di minoranza Dario Gandolfi–  se la tentata vendita dell’alienazione e il bando provinciale non andassero a buon fine resterebbe zoppa anche l’unica vostra opera”.

Non ci sono, infatti, i fondi necessari all’attuazione delle iniziative in piano, si confida nella vendita dei beni alienati e, nello specifico degli spogliatoi a Sala, solo ad aprile si saprà della vittoria o meno di un bando provinciale che coprirebbe le spese fino a 50 000 euro.

Parere contrario anche dalla casa delle sinistre, con l’assessore Eleonora Rota, che sostiene che qualcosa in più si sarebbe potuto fare, se solo si fosse stati oculati “siamo sempre stati contrari alla tangenzialina che ha richiesto oltre 500 mila euro e ne richiederà tanti altri per la manutenzione, per mettere in sicurezza una piccola porzione di strada, si lasciano nel degrado molte altre zone come quelle del cimitero e della scuola, Iperal – che ha finanziato in toto la costruzione della bretella sulle sponde dell’Adda- avrebbe appoggiato anche progetti diversi”.

Nessun intervento importante, dunque, e tempi che paiono fin troppo dilatati, se le vendite e il bando daranno i risultati che ci si aspetta, la viabilità di Sopracornola verrà ristabilita a metà 2017, mentre slitterebbe alla fine del prossimo anno l’apertura degli spogliatoi della palestrina.

Il voto compatto della maggioranza, attaccata negli ultimi giorni da voci che la volevano poco coesa, ha permesso l’approvazione del documento, con ben sette pareri contrari, rappresentati da tutta la minoranza.

il vicesindaco Massimo Tavola
il vicesindaco Massimo Tavola

 

L’assessore all’istruzione Wilma De Flumeri sottolinea che la scuola di Sala è un organismo che richiede continue cure e manutenzioni, “ben venga una scuola nuova, ma le previsioni su quella scuola sono state errate, è uno spreco economico, non c’è stato un attento controllo lavori, i problemi sono strutturali e di impiantistica- con un attacco esplicito alla precedente amministrazione-  la tensostruttura è la soluzione più immediata e meno costosa a un problema che abbiamo ereditato, ritengo sia stata una scelta funzionale, abbiamo sbagliato? Lo vedremo in futuro, per ora è il riscontro è positivo”.

Rivanga il passato anche il vicesindaco Massimo Tavola, esortando a non muovere facili critiche, “in campagna elettorale ci avevano detto che eravamo pazzi a voler governare in questo periodo di crisi, ma da parte nostra c’è la forza e la volontà di metterci al servizio dei cittadini, è semplice criticare ma non è corretto dimenticare”.

Durissimo anche l’attacco al DUP, il documento unico di programmazione, illustrato durante la seduta dal sindaco che dice, “non si riferisce molto del programma di mandato, ma è stato aggiornato in alcuni punti, tenendo conto che sono passati 2 anni..”. Per il capogruppo del Carroccio Marco Ghezzi Calolzio verte ormai in una situazione di degrado,”dice di aver centrato molti dei punti del suo programma, dal mio punto di vista vede qualcosa che non c’è, io vedo desolazione quotidiana della cittadina che sta lentamente declassando, un degrado generale, un esempio è la zona della stazione dove una persona debole può avere dei problemi a passare”. Parere negativo anche dall’assessore Rota, che allude al fatto che l’amministrazione voglia dare solo parvenza di partecipazione, ma nulla di più.

In parole povere su un entrata di 3 milioni e 50 mila euro, 1 milione di euro vengono versati direttamente allo Stato,   la quota che resta al comune di Calolziocorte è la differenza pari allo 0.35, con un gettito lordo, quest’ anno più basso, ma compensato dalla riduzione del fondo di solidarietà, il bilancio al netto è, quindi, di 2 milioni e mezzo.