VARENNA – “Rivolgo le mie parole di saluto anche al capogruppo di minoranza Paolo Ferrara, di cuore. Non siamo manichei, siamo uomini e donne ispirati a una visione ampia della vita. Quindi un saluto e un ringraziamento a tutti, perché chiunque faccia un sacrificio per gli altri e si ponga al servizio degli altri lascia un segno che non si cancellerà mai”.
Così ha esordito Mauro Manzoni, nuovo sindaco di Varenna, nel discorso di insediamento tenuto sabato 18 giugno nel primo consiglio comunale dopo il voto, nel corso del quale è stato anche approvato il bilancio di previsione 2016-2018.
“A chi domandasse con quale criterio ho scelto i componenti della giunta e i consiglieri delegati – ha detto subito dopo – rispondo che l’ho fatto prescindendo dai singoli interessi, anche di partito, per il bene esclusivo di Varenna e con criteri di onestà e di competenza. Al di sopra degli interessi particolari, abbiamo tenuto presente l’interesse generale di Varenna per il raggiungimento del bene comune. Il nostro compito non è facile, ma speriamo di svolgere al meglio il nostro lavoro”.
Il nuovo sindaco ha quindi spiegato che “gli obiettivi della giunta sono fondamentalmente tre”. “Il primo – ha detto – sarà affrontare i bisogni più urgenti dei cittadini. La giunta cercherà con tutta l’energia possibile di risolvere i problemi di Varenna. Occorrerà per questo che la nostra mente e il nostro cuore lavorino senza stancarsi”.
“Il secondo obiettivo – ha aggiunto – concerne la sfera culturale, turistica, commerciale e ludica. Noi porremo il massimo sforzo per sviluppare tutte le attività cittadine. C’è poi un terzo obiettivo, che è forse il più importante. Varenna rappresenta nel mondo qualcosa di unico. Ora, qual è il bisogno fondamentale del nostro tempo? Dare allo spirito dell’uomo quiete, poesia, bellezza. Tutti quelli che, da qualunque parte del mondo, vengono a Varenna trovano qui la bellezza: la trovano nell’aria, nelle linee architettoniche degli edifici, nella sua storia, nei volti degli uomini. L’unicità della struttura architettonica del paese di Varenna è assimilabile a un’opera d’arte. Varenna è come un’opera pittorica, unica nelle sue forme classiche di eterna bellezza, una sinfonia di luci e di colori”.
Il primo cittadino ha quindi ribadito che la sua Amministrazione “sarà una casa trasparente aperta a tutti, ferma nelle sue linee, chiara nei suoi obiettivi”.
Poi un altro passaggio: “Varenna mi commuove perché è un paese speciale. Tutti rimangono colpiti quando giungono in questo paese unico al mondo e noi siamo certi di poter fare qualcosa di positivo nell’interesse della popolazione varennese”.
Avviandosi a concludere il suo intervento Mauro Manzoni ha citato padre David Maria Turoldo e una sua lirica dedicata proprio a Varenna. “Non perdere tempo a scrivere – scriveva padre Turoldo – tradirai di meno, vai / torna a vedere, / vai ad esempio sulla sera, d’autunno da solo, a Varenna, / sul molo, in silenzio / nell’ora della luce obliqua e velata: / alle spalle le case anch’esse in punta di piedi dai ripidi vichi ferme a guardare…”.
E ancora: “Vai e vedi e guarda e lascia che ti prenda la grazia / e tu ami perfino di essere quello che sei. / E meglio è se qualcuno potesse appena affidare ai colori (ma quali? E come?) il prodigio: / con la passione di Van Gogh, / perché duri, / e grazia ancora continui a sperare: ma tu non dire nulla!…”.