LECCO – E’ stata presentata giovedì sera in commissione comunale la proposta di dimensionamento del sistema scolastico della città di Lecco giunto a conclusione dopo un lungo iter avviato ad aprile.
Un iter non semplice che ha visto l’amministrazione comunale contrapporsi a i vari comitati sorti in difesa degli istituti scolastici che erano a rischio chiusura, ma che dopo una decisione “al limite dell’escamotage della giurisprudenza scolastica” come lo ha definito l’assessore all’Istruzione del comune di Lecco Salvatore Rizzolino, è giunto a un lieto fine.
“Si tratta di un traguardo importante per le scuole della città di Lecco: finalmente verranno rimossi gli ostacoli che in questi anni hanno condizionato il raggiungimento di un obiettivo importante come quello della verticalizzazione, che consente alle scuole, fatta salva la libertà di scelta dei genitori, di costruire percorsi di apprendimento coerenti nei diversi gradi di sviluppo del primo ciclo formativo – ha esordito l’assessore all’Istruzione Salvatore Rizzolino – La continuità didattica infatti è un valore fondamentale e consente di costruire un progetto di crescita e sviluppo della personalità del bambino, che pone le basi per un successo formativo completo. Naturalmente, questo dimensionamento non sarà in grado di dare risposta a tutti i problemi della scuola, ma costituisce l’avvio di un importante processo di riordino che pone l’accento sulla didattica quale elemento centrale e qualificante della scuola stessa e dell’insegnamento.
“Il riordino del sistema scolastico della città di Lecco – ha spiegato l’assessore Rizzolino – è passato attraverso due fasi distinte: una primo momento, dal 21 aprile al 21 maggio, di raccolta dei contributi di riflessione a firma di qualunque soggetto e un secondo momento, dal 26 maggio al 30 giugno, nel corso del quale il provveditore, i dirigenti scolastici, i consigli di istituto, le parti sociali, i comitati di quartiere di Chiuso, Laorca e Bonacina e l’associazione delle scuole dell’infanzia paritarie hanno analizzato le proposte formulate dall’amministrazione comunale e fatto pervenire contributi di riflessione, che hanno in maniera massiccia risposto positivamente alla necessità di una riorganizzazione del sistema amministrativo dell’istruzione in città”.
Da queste proposte è scaturito il parere unanime dei dirigenti scolastici degli istituti comprensivi cittadini sul sistema a 3 istituti, orientamento che la Giunta comunale ha recepito e deliberato nel corso della seduta di mercoledì.
Grazie anche a queste proposte il riordino del sistema scolastico ha portato alla fusione di Lecco 1 e Lecco 2, lo spostamento della scuola primaria Silvio Pellico di Malnago da Lecco 2 a Lecco3, l’esclusione della scuola dell’infanzia e della scuola primaria di Ballabio da Lecco 1 e lo spostamento della scuola primaria de La Nostra Famiglia dall’istituto comprensivo Lecco 2 all’istituto comprensivo Lecco 3, per il già avvenuto trasferimento della sede della stessa.
Un riordino dovuto, in parte, anche alla mancanza di iscrizioni alle scuole pubbliche, “molti lecchesi decidono di scrivere i propri figli in scuole paritarie – ha sottolineato il consigliere di minoranza Alberto Anghileri – dobbiamo cercare soluzioni per far convincere i lecchesi a iscrivere i figli alla scuola pubblica”, per convincerli serve “aumentare e migliorare i servizi della scuola pubblica” ha commentato Filippo Boscagli, consigliere di minranza Ncd.
La maggioranza si è espressa soddisfatta del traguardo raggiunto, anche se non ha mancato di sottolineare alcune preoccupazioni riguardanti i gruppi di classe prime Malnago e Bonacina: “ Avere due gruppi di classe di 10 e 9 alunni non so se sia una cosa positiva dal punto di vista didattico, per queste due classi le insegnanti sono le medesime e sono costrette ad occuparsi di due classi prime in due scuole distanti tra loro” ha commentato il consigliere di maggioranza Anna Nicolai.
“Un grande ringraziamento – ha concluso l’assessore Rizzolino – a tutti coloro i quali hanno voluto partecipare al cambiamento e a questa importante e complessa fase di riflessione che ha segnato, anche attraverso le difficoltà incontrate, un importante momento di crescita dell’intera comunità, verso l’acquisizione di una più matura consapevolezza di appartenenza, che consente un’ottica complessiva orientata al bene della città”.
L’atto di indirizzo della Giunta comunale passerà ora al vaglio del Consiglio comunale, che delibererà nel merito i cambiamenti che entreranno in vigore a partire dall’anno scolastico 2017/2018.