LECCO – Undici scuole coinvolte, sedici tra aziende, enti pubblici e associazioni aderenti all’ambizioso progetto di realizzare a Lecco un polo di formazione per studenti, lavoratori e disoccupati: il Laboratorio Territoriale per l’Occupabilità che verrà avviato all’Istituto Fiocchi dal prossimo anno.
“Si tratta di una grande opportunità per la nostra scuola – ha sottolineato il vicepreside Giovanni Pavone – e per la provincia, è infatti di un’iniziativa aperta ad altri istituti, alle imprese, che vuole creare una rete di partner pubblici e privati”.
L’istituto Fiocchi è capofila del progetto coordinato e promosso da Confindustria , scelto tra oltre 500 altri progetti presentati al Miur da tutta Italia, superando la selezione e rientrando tra i 58 progetti finanziabili, 8 solo in Lombardia.
Dal Ministero arriveranno risorse per 750 mila euro, Confindustria Lecco Sondrio ne aggiungerà altri 150 mila, le ulteriori risorse necessarie (complessivamente occorreranno 1,2 milioni di euro) saranno garantite dagli altri partner.
“E’ la prima volta che ad una scuola viene assegnato un finanziamento così importante – ha spiegato il direttore amministrativo dell’istituto Fiocchi, Dino Secomandi – è una grande sfida per la nostra scuola, vogliamo offrire un servizio in più al territorio”.
Nella scuola di via Belfiore verrà allestito un macchinario da stampa flessografica, messo a disposizione dalla ditta Omet di Lecco, attraverso il quale sarà possibile simulare un reparto produttivo, dalla progettazione alle attività di manutenzione alla produzione. A settembre la scuola dovrà definire spazi e incarichi, poi partirà la realizzazione del laboratorio che dovrebbe essere attivato con l’anno scolastico 2017-2018 e avrà durata di 10 anni.
A coordinare il progetto è Stefania Palma responsabile Area Scuola e formazione di Confindustria Lecco e Sondrio: “L’obiettivo è quello di creare uno strumento utile per il territorio e accessibile a chi ne farà richiesta, alle scuole e alle imprese, per finalità didattiche”.
Il Badoni e il Liceo Grassi di Lecco, il M. Polo di Colico, il Viganò di Merate, il Greppi di Monticello, l’istituto comprensivo di Lecco 1 e di Calolzio, il Centro Provinciale per l’Istruzione agli Adulti sono stati tutti coinvolti in questo progetti insieme a tre scuole valtellinesi, ovvero l’istituto tecnico Mattei di Sondrio, il professionale Besta Fossati di Sondrio e il Romegialli di Morbegno.
Anche il Politecnico è tra gli enti che vi hanno aderito, così come il Consorzio Consolida che si occupa del reinserimento lavorativo di giovani e adulti in difficoltà, la Provincia di Lecco, la Fondazione Badoni e la Fondazione Adapt, il centro professionale Aldo Moro, l’Associazione Italiana Manutenzione, quella dei Costruttori di Macchine per l’Industria Grafica Cartaria di Trasformazione e Affini, l’Ucimu, Ercole di Confindustria; tra le aziende invece ci sono Omet, Airoldi e Belgeri, Agomir e Easynet.
“E’ un progetto nuovo e stimolante – ha commentato il presidente di Confindustria Lecco Sondrio, Cristina Galbusera – un polo di eccellenza che vuole avvicinare mondo della scuola a quello dell’impresa”. Si tratta solo dell’ultimo dei tanti gli sforzi effettuati da Confindustria negli ultimi anni sul tema dell’alternanza scuola-lavoro, come ha sottolineato il direttore Giulio Sirtori.