Scuola. I sindacati: “Personale insufficiente, didattica a rischio”

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    LECCO – “Si profila un inizio d’anno scolastico all’insegna dei soliti problemi, anzi molto peggio. Problemi derivanti in gran parte dal modo in cui è stato impostato e condotto il piano di assunzioni della legge 107”.

    Non emerge certo ottimismo dai sindacati della scuola che giovedì hanno incontrato l’Amministrazione per un’informativa circa l’avvio delle operazioni inizio anno scolastico e nel quale si sarebbe delineato tutt’altro che roseo: “una situazione tale che sicuramente metterà a rischio un regolare avvio dell’attività didattica nelle scuole della nostra provincia e conseguentemente non garantirà il diritto allo studio degli alunni” fanno sapere Cgil, Cisl e Uil.

    “Non possiamo che denunciare l’insufficienza del personale docente rispetto al fabbisogno dell’offerta formativa; un’emergenza che non può continuare ad essere colmata con soluzioni tampone – proseguono le organizzazioni sindacali – Occorre adottare una logica di sistema, come suggerisce la stessa riforma Madia, in cui per rendere efficace e produttivo un servizio si deve partire dal riscontro reale del fabbisogno. Inutile parlare di incremento dell’offerta formativa, ampliando la presenza e i tempi di apertura delle scuole (così come è stato chiesto dalle famiglie della nostra Provincia), se gli organici restano fermi per tre anni come prevede la legge 107”.

    Giuseppe Pellegrino - Uil Scuola
    Giuseppe Pellegrino – Uil Scuola

    I 50.00 posti di organico potenziato per i sindacati non sarebbero bastati ad eliminare le classi pollaio, a incrementare le sezioni di scuola dell’infanzia, a dare supporto all’integrazione degli alunni con disabilità.

    “L’Amministrazione scolastica di Lecco – si legge nella nota dei sindacati – riconoscendo la necessità di sdoppiamento di diverse classi, per numero di alunni ben oltre i termini indicati dalla normativa, contemporaneamente ci informava che, non disponendo di ulteriori risorse (il cosi detto organico di fatto, fortemente messo in discussione dal Ministero delle Economie e Finanze), è obbligata a riorganizzare il personale docente utilizzando l’organico potenziato assegnato a ciascuna scuola” .

    Le classi interessate riguardano la scuola primaria di Olgiate Molgora, la scuola media di Civate e Mandello, le scuole secondarie di secondo grado quali Bertacchi, Fiocchi, Medardo Rosso.

    Mario Rampello  Cisl Scuola
    Mario Rampello Cisl Scuola

    “Si tratta di un fatto grave, anzi gravissimo, in quanto il piano dell’offerta formativa triennale rimarrà solo un atto burocratico, un piano scritto che difficilmente sarà tradotto nella realtà quotidiana riducendo e non garantendo l’offerta formativa proposta agli studenti e alle loro famiglie all’atto dell’iscrizione – denunciano i sindacalisti Pasquale Lo Bue, Mario Rampello e Giuseppe Pellegrino – Si tampona ancora una volta un’emergenza togliendo ‘una pezza da un pantalone mettendola su un altro’. Tutto ciò non è sicuramente indice di un sistema scolastico di qualità”.

    Oltre al personale scolastico insufficiente a coprire il fabbisogno delle scuole della provincia lecchese (e ciò vale anche per il personale destinato al sostegno degli alunni diversamente abili), le organizzazioni sindacali segnalano anche l’assenza di comunicazioni circa le reggenze dei Dirigenti Scolastici.

    Per quanto riguarda le nomine, l’unica certezza è data dal calendario delle operazioni per il personale ATA che, seppur con un anno di ritardo, sarà nominato in ruolo già dal 1 di settembre e a seguire saranno effettuate anche le nomine a tempo determinato. “Anche per il personale ATA denunciamo la carenza di risorse rispetto alle necessità dichiarate per il buon funzionamento del sistema ma certamente possiamo affermare che quest’anno la scuola aprirà grazie alla presenza di questo personale mentre non sarà per niente garantita la presenza dei docenti”.

    Pasquale Lo Bue - Cgil Scuola
    Pasquale Lo Bue – Cgil Scuola

    Ancora non comunicata una data di pubblicazione delle graduatorie ad esaurimento, graduatorie da cui si attinge per le nomine in ruolo del personale, quando in altre province la pubblicazione sarebbe già avvenuta.

    “Non esiste ancora un decreto per le nomine in ruolo dei docenti; si conosce solo quello per l’infanzia (disponibilità di 8 posti) – continuano i sindacati – le prove concorsuali non sono ancora terminate e quindi manca la pubblicazione delle relative graduatorie di merito con i nominativi dei vincitori; si deve ancora procedere con utilizzi e assegnazioni provvisorie e successivamente con le nomine a tempo determinato; per le conciliazioni a seguito dei ricorsi sulla mobilità (per Lecco, una decina) non si ha ancora un termine preciso, in quanto sono al vaglio del Miur”.