
LECCO – Nella fantastica cornice del Moregallo di Lecco, con uno scorcio delle Grigne sullo sfondo e una giornata di sole meravigliosa, oggi, domenica, ha preso il via il progetto “Moregallo Sicuro”, il primo in Italia, volto a promuovere la sicurezza nelle attività subacquee. Due i testimonial d’eccezione: il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni e il recordman mondiale di immersione Danilo Bernasconi che hanno battezzato il progetto pilota con un’immersione al Rapa Nui in località Moregallo.

“E’ da 10 anni che non facevo un’immersione – ha dichiarato il presidente Maroni – Oggi, torno in acqua, in concomitanza con l’avvio del progetto ‘Moregallo Sicuro’ attraverso il quale vogliamo educare alle immersioni sicure. Immersioni che devono essere programmate accuratamente. Lo facciamo qui, in questo luogo simbolo per i sub, con un’immersione, insieme al campione Bernasconi”.

“Moregallo Sicuro” è il primo progetto italiano che ha come obiettivo quello di fare prevenzione ed educare ad un’attività subacquea sicura. Progetto che avrà il Rapa Nui il quartier generale, vero e proprio punto di ritrovo per numerosi sub e che registra nelle acque del Moregallo circa 1500 immersioni mensili.

“L’idea del progetto nasce in seno al mondo dei sub e dall’input di un nostro mentore, il Porfessor Piergiorgio Data, ordinario della scuola di specializzazione di medicina di nuoto e attività subacquea. Con ‘Moregallo Sicuro’ vogliamo far nascere uno o più gruppi di lavoro che avranno come obiettivo la promozione della sicurezza e della cultura subacquea – spiega il dottor Luca Morelli, specialista del nuoto e dell’attività subacquea e medicina subacquea iperbarica – Chiunque potrà partecipare: aziende, associazioni e tutti coloro che vorranno portare il proprio contribuito al di là di logiche commerciali. Daremo importanza a tutti quei valori fondamentali per diffondere uno sport sicuro, fermo restando che il rischio zero non esiste, ma è altrettanto vero che se si approccia alle immersioni in modo corretto, rispettando norme, regole e i giusti criteri, lo possiamo considerare uno sport sicuro. Diventa pericoloso se si tralasciano le norme basilari della sicurezza. Anche l’essere in possesso di un brevetto non è garanzia di esperienza, soprattutto se si praticano l’attività subacquea raramente, in questi casi sono necessari aggiornamenti e check sia fisici che alla propria attrezzatura: va sottolineato che la sommatoria di superficialità, anche minime, possono portare a gravi incidenti”.
Altro aspetto che il dottor Morelli evidenzia è la diversità tra un’immersione in mare e una nel lego: “Un subacqueo abituato ad immergersi nel mare che approccia un’immersione nel lago ha un impatto psicologico diverso: acqua più fredda e scura, minor visibilità, pochissimi riferimenti quando si è in immersione, questo e altro ancora possono far sì che un bravo subacqueo marino non lo sia in alcun modo nel lago e per questo è opportuno avvalersi di un esperto”.

Tra i relatori che hanno partecipato alla presentazione del progetto “Moregallo Sicuro” anche il professor Gerardo Bosco vice presidente della società mondiale della medicina subacquea e iperbarica, in quanto tra gli obiettivi del progetto c’è anche la sua divulgazione in ambito scientifico e accademico.
L’evento, al quale ha preso parte anche l’assessore Regionale allo sport Antonio Rossi, è stato organizzato insieme a Regione Lombardia da: San Fedele Centro Polispecialistico Riabilitativo, Deep Stop, Rapa Nui, Comune di Mandello del Lario e FB Design.

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